Dazn rincara Serie A. De Siervo: ci sta. Social: da Diletta a disdetta

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In linea con gli annunci dei mesi scorsi, Dazn, il sistema di streaming tv on demand attuale licenziatario della campionato di calcio italiano, cambia le condizioni contrattuali e applica una stretta sulla condivisione dei contenuti, a partire dal prossimo 2 agosto, prevedendo un aumento dei costi.


Il prezzo dell’abbonamento – spiega una nota – passerà infatti dagli attuali 19,99 euro ai 29,99 al mese. Pagando questa somma, sarà possibile registrare fino a due dispositivi all’App Dazn e si potranno guardare i contenuti in contemporanea da due purchè connessi alla rete Internet della stessa abitazione. E’ possibile anche utilizzare Dazn in mobilità ma non mentre viene utilizzato l’altro dispositivo registrato. Questo perchè “l’account Dazn è personale e non può essere condiviso. Solo chi vive con te può usare il tuo account Dazn, secondo le modalità prescritte”, è il messaggio recapitato agli utenti.


A partire da settembre 2022, “giorno variabile a seconda della data di addebito del tuo abbonamento”, ci si può abbonare al piano previsto da Dazn Plus, al costo di 39,99 euro al mese, che “permette di registrare fino a sei dispositivi e guardare i contenuti in contemporanea da due dispositivi tra quelli registrati anche se non connessi alla rete Internet dell’abitazione”.


Nella stagione calcistica appena conclusa non erano mancate le polemiche per tutte quelle forme di pirateria che, secondo Dazn, pesavano sugli introiti, a causa di un uso illegale dei sistemi della piattaforma. I problemi erano legati alla modalità di condivisione dei contenuti. Dazn, infatti, aveva previsto che i suoi contenuti potessero essere visti, con un unico account ed un unico abbonamento, su più device. E ciò aveva portato a forme di aggiramento delle regole, con abbonamenti condivisi per dividerne le spese.

Stefano Azzi
Stefano Azzi

“Il piano degli abbonamenti proposto per la prossima stagione riflette il valore degli eventi sportivi che trasmettiamo in diretta in Italia, il valore del prodotto Serie A TIM e della nostra proposta editoriale. Una nuova offerta che abbiamo sviluppato per continuare a investire in Italia e portare ulteriore valore e qualità ai nostri clienti”, commenta Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia.

Piano Standard

A 29.99 euro al mese, l’abbonamento Standard consente di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati purché entrambi siano connessi alla rete internet della stessa abitazione (cavo o wi-fi: fibra, xDSL, FWA). Ad esempio, un utente connesso da casa via smart tv e uno tramite smartphone, entrambi collegati nello stesso luogo, ossia alla stessa rete internet di casa. Il piano Standard permette di registrare fino a due dispositivi all’App DAZN, si può comunque sempre utilizzare DAZN in mobilità ma non mentre viene utilizzato l’altro dispositivo registrato.

Piano Plus

A 39.99 euro, l’abbonamento Plus consente di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi tra quelli registrati anche se connessi da due reti internet diverse. Ad esempio, un membro del nucleo domestico dell’abbonato connesso da casa e il proprietario dell’abbonamento connesso da luogo diverso. Il piano Plus permette di registrare fino a sei dispositivi all’App DAZN, si può utilizzare il servizio DAZN in mobilità, con contemporaneità della visione.

Solo chi sottoscrive l’abbonamento e i suoi conviventi possono usufruire del servizio DAZN tramite il medesimo account. Le credenziali di accesso sono personali e non possono essere condivise, il sottoscrittore può utilizzarle per permettere al convivente di accedere alla piattaforma.

Luigi De Siervo (Foto Claudio Furlan/LaPresse)

De Siervo: offerta in linea con altri grandi Ott in Europa

“E’ appena terminata una delle stagioni più emozionanti di sempre per la Serie A Tim, che solo all’ultima giornata ha assegnato il titolo e stabilito tutte le posizioni valide per la qualificazione alle coppe europee e per la salvezza -ha detto Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A-. Siamo già pronti per tuffarci nel nuovo campionato, il cui calendario sarà svelato il 24 giugno nella prima data utile, proprio per consentire a tutti di programmare al meglio una stagione complicata dalla pausa per il Mondiale in Qatar. Oggi Dazn ha annunciato la propria offerta commerciale, mirata a valorizzare al meglio il prodotto Serie A che si conferma il contenuto ideale per lo sviluppo di qualsiasi piattaforma. I due diversi piani di abbonamento presentati da Dazn consentono all’utente di scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze, in linea con quanto già avviene negli altri paesi europei e nel solco di quanto fatto dagli altri grandi Ott”.

Scattano le proteste

Tantissimi i commenti legati al rincaro annunciato da Dazn. Ecco quanto riferisce Adnkronos.

“30 euro al mese per vedere le partite di Serie A di fatto potendo utilizzare un solo dispositivo è vergognoso. 40 per vederlo in due, agghiacciante”, scrive un utente su twitter mentre un altro aggiunge “Da DILETTA a DISDETTA è un attimo!”, in riferimento al volto di punta di Dazn Diletta Leotta.

Tanti hanno postato la disdetta del proprio abbonamento e chi minaccia di farlo se non ci saranno dei cambiamenti da parte della piattaforma online che permette di vedere le partite di calcio di Serie A. C’è inoltre chi lamenta il fatto che “non solo l’aumento abnorme del costo dell’abbonamento e il limite per la visione in contemporanea, ma anche il taglio netto ai dispositivi registrabili. Una mazzata clamorosa e anacronistica”. Il tema è diventato subito un ‘trend topic’ dai toni molto accesi con circa 10mila tweet in pochissimo tempo.

Dazn offrirà agli utenti due tipologie di abbonamento a costi diversi per attivare un profilo “standard” (29,99 euro) oppure “plus” (39,99 euro) che varia per il numero dei dispositivi registrabili e degli utenti contemporaneamente connessi. C’è chi si avventura in previsioni molto pessimistiche per la piattaforma: “Dazn ha appena firmato la sua condanna a morte”. C’è chi sottolinea anche la scarsa qualità del servizio: “Dazn aveva senso a 19.99. Servizio scadente ma potevi vedere partite anche in 2 case. Solo a 30 è fuori mercato. A 40 un furto”. C’è chi inoltre fa sapere che ad esempio in Germania il costo di Dazn è più basso.