Un nome aggiornato, per meglio descrivere le sfide che deve affrontare il settore, e l’apertura all’industria sportiva. Sono alcuni dei cambiamenti approvati dalla Fapav, la federazione anti pirateria, in occasione della sua assemblea.
Modifiche a nome e statuto
Il primo riguarda, appunto, la modifica della denominazione in ‘Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali’, il conseguente rebranding, con un nuovo logo.
Gli associati hanno approvato anche le modifiche statutarie rese necessarie, spiega una nota stampa, “per consentire alla Federazione di proseguire nel suo percorso di crescita e di sviluppo futuro in tema di tutela dei contenuti audiovisivi”, con la decisione di includere, nella base associativa, le industrie sportive e nominare l’attuale Segretario Generale Federico Bagnoli Rossi (nella foto) presidente della Federazione, che manterrà anche il ruolo di Direttore Generale.
“Il contesto in cui operiamo”, ha affermato Bagnoli Rossi, “è in continuo mutamento tecnologico, normativo, sociale, industriale e culturale e diventa quindi cruciale essere sempre più efficaci e tempestivi nelle azioni di risposta, soprattutto per quanto riguarda le attività di contrasto, e al tempo stesso essere sempre più inclusivi in termini di rappresentatività. Per questo l’Assemblea ha scelto di rafforzare e consolidare la propria mission”, ha rimarcato, ringraziando per la sua nomina.
“La nuova denominazione Fapav si è resa necessaria per adeguare il nome della Federazione a quella che è la sua attuale rappresentanza di molteplici e differenti industrie che operano nel settore audiovisivo. Le modifiche statutarie approvate in sede odierna formalizzano l’apertura nella base associativa alle industrie sportive. Una decisione che conferma come la nostra organizzazione sia un vero e proprio punto di riferimento, al passo con i tempi e fortemente concentrata a tutelare in ogni modo possibile un comparto industriale sempre più innovativo e determinante in termini economici per il Sistema Paese”, ha precisato Bagnoli Rossi.
L’Assemblea, nell’approvare il bilancio, è stata aggiornata sui primi importanti risultati ottenuti e i prossimi step funzionali alla tutela dei contenuti audiovisivi attraverso l’enforcement da una parte e le attività di sensibilizzazione e comunicazione, anche istituzionale, dall’altra.
Sul fronte dell’enforcement sono 180 i siti bloccati nel 2022 grazie al Regolamento Agcom e molteplici le attività svolte quale supporto tecnico e ausilio alle Forze dell’Ordine. Massima è l’attenzione sul fronte istituzionale nazionale ed europeo per quanto riguarda le novità sul tema e nello specifico sul Digital Services Act e la proposta di legge nazionale in materia di antipirateria.
Iniziative di comunicazione
Varie le iniziative che attendono la Federazione sul fronte della comunicazione, mentre è in corso la nuova campagna ‘We Are Stories’ rivolta al grande pubblico e promossa a tutela e sostegno dell’intera industria audiovisiva. “Per la prima volta una campagna di sensibilizzazione sul tema è in programmazione sui network Sky e Mediaset e prossimamente sarà veicolata anche su altre piattaforme e canali”, ha precisato Bagnoli Rossi.
Filiera importante per l’economia
“La nostra filiera industriale, dal settore cinematografico a quello televisivo, passando per l’esercizio, l’home entertainment e le piattaforme digitali” – ha continuato il neo presidente Fapav – “come più volte testimoniato anche nel dialogo istituzionale, in Italia come a Bruxelles, rappresenta un tassello importante dell’economia del nostro Paese, proprio perché dietro un contenuto audiovisivo esiste un apparato industriale che investe, innova, include e occupa migliaia di professionisti e, come tale, deve essere tutelato nel modo migliore. È nostro compito quindi proseguire il lavoro di questi anni e mettere in campo tutte quelle azioni necessarie per consentire alle industrie audiovisive di continuare a crescere contribuendo così ad innalzare il valore e il prestigio creativo ed economico della cultura italiana nel mondo”, ha concluso Bagnoli Rossi.