Cisco presenta Securty Resilience, nuova piattaforma per la cybersecurity

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“Se abbiamo una costante, oggi, è l’incertezza”. Questo è l’ossimoro che meglio descrive il paradosso del progresso in casa Cisco, multinazionale specializzata nelle tecnologie di rete presente in Italia dal 1994. Rete, sicurezza, collaborazione e cloud sono i quattro pilastri della strategia di Cisco, presentati in una lunghissima conferenza stampa il 24 giugno 2022 presso il Cisco Co-Innovation Center nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Uno dei temi fondamentali emersi durante l’evento è quello della sicurezza, che costituisce un fattore determinate per l’incertezza contemporanea legata anche alla vulnerabilità del mondo digitale. “La sicurezza è sulla bocca di tutti – afferma Fabio Panada, senior cybersecurity architect di Cisco – e interessa gran parte dei nostri progetti. Recentemente abbiamo annunciato una piattaforma innovativa in grado di gestire i problemi in materia di cybersecurity: Cisco Securty Resilience”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Michele Dalmazzoni, director collaboration South Europe, Fabrizio Gergely, leader sales specialist, Enrico Mercadante, director architectures innovation South Europe, Fabio Panada, senior cybersecurity architect, Enrico Miolo, Italy collaboration leader e Davide Grandis, senior technical solution architect di Cisco.

Come spiega Panada, questa piattaforma si articola in varie dimensioni. Si tratta di scandagliare l’ambiente digitale vulnerabile per raccogliere la maggior parte dei dati, prevedere i possibili problemi che rischiano di emergere e a cui l’ambiente in questione è maggiormente esposto. “La sicurezza non è un aspetto statico, ma dinamico”, continua Fabio Panada. Con la nuova piattaforma, Cisco conferisce alla sicurezza due interpretazioni innovative. Da una parte, la sicurezza pervasiva è orientata verso tutti i device e gli ambienti digitali a rischio. Al contempo, la sicurezza collaborativa è volta a mettere in comune le competenze degli attori in gioco per proteggere insieme l’ecosistema digitale.

La conferenza stampa si è conclusa con uno dei numerosi rapporti redatti da Talos, team di Cisco nato per fornire un servizio di intelligence globale sulle minacce informatiche. Secondo la ricerca, la pandemia ha portato all’aumento esponenziale degli accessi digitali effettuati da remoto, principalmente da smartphone. Al contempo, il numero dei tentati cyberattacchi è più che raddoppiato. Ogni giorno vengono scoperti migliaia di nuovi malware che veicolati verso le loro vittime principalmente via mail.

La guerra ha tragicamente peggiorato la situazione in Ucraina. Qui, già da tempo ma nelle ultime settimane in maniera estrema, si intensificano gli attacchi degli hacker. Un team di 500 volontari si occupa di raccogliere dati riguardanti la guerra digitale. “Sono aumentati gli attacchi ma non la tipologia. Anche prima del conflitto, Cisco collaborava con le istituzioni Ucraine per sventare i cyberattacchi di cui è sempre stata bersaglio.