Citazione in Delaware per l’imprenditore che il social accusa di aver mostrato “disprezzo”
Dopo averlo preannunciato, Twitter fa causa a Elon Musk per costringerlo a onorare l’impegno di acquistare la società al prezzo stabilito di 44 miliardi di dollari.
La citazione è stata depositata in Delaware. La corte che dovrà stabilire se il fondatore di Tesla resta impegnato a rispettare l’intesa o se davvero Twitter ha violato i propri obblighi contrattuali non fornendo a Musk i dati che aveva richiesto spingendolo al ritiro.
Twitter: “danni irreparabili”
Il social accusa il patron di Tesla di aver causato “danni irreparabili”, di aver mostrato “disprezzo”. La sua exit strategy dell’accordo è “un modello di ipocrisia e di cattiva fede”: le sue accuse sono “pretesti senza alcun merito”.
“Dopo aver montato uno spettacolo pubblico e aver proposto e firmato un accordo di acquisizione, Musk apparentemente ritiene di essere libero di poter cambiare idea”, si legge nelle carte depositate da Twitter presso il tribunale del Delaware.
La decisione di Musk “fa seguito a una lunga lista di sue violazioni contrattuali materiali che hanno gettato un’ombra su Twitter e sulle sue attività”, aggiungono i legali della società che, secondo indiscrezioni, hanno chiesto un “processo rapido” con un’udienza già in settembre.
Account fake al centro
Ad aver causato il passo indietro di Musk il tema degli account falsi e spam presenti sul social, che Twitter stima essere atorno al 5% ma che per Musk sono molti di più.
Sulla questione c’erano già state frizioni tra le parti e l’imprenditore aveva messo in stand by l’accordo accusando Twitter di non voler fornire informazioni a riguardo. Ma, una volta ottenute, Musk e il suo team hanno definito i dati non verificabili.
L’attacco di Trump e la replica di Musk
Musk è stato attaccato anche da Donald Trump. La risposta non si è fatta attendere: l’ex presidente, ha detto Musk, dovrebbe “appendere il cappello e navigare verso il tramonto”.
In sostanza fare un passo indietro dalla politica, anche per la sua età avanzata. “E’ troppo anziano per essere un amministratore delegato” di qualsiasi società, “figuriamoci degli Stati Uniti”.