Rocco Casalino (Foto Ansa)

M5s, Casalino silurato. Niente rinnovo del contratto con il gruppo alla Camera

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Il braccio destro di Conte paga le tensioni interne al Movimento davanti alla crisi di Governo

Indipendentemente dalle sorti del governo Draghi, pare essere segnato il destino di Rocco Casalino al quale, scrivono i quotidiani, non è stato rinnovato il contratto scaduto a luglio.

Accanto al presidente M5S fin dall’inizio della sua avventura da premier, l’ex gieffino, è stato accusato di condizionare la linea politica adottata dal partito. E la sua presenza sarebbe finita in mezzo allo scontro sempre più aperto tra Conte e il capogruppo M5S a Montecitorio: Davide Crippa, in prima linea, tra l’altro, nel fronte più favorevole al governo Draghi.

Doppio contratto con Camera e Senato

Secondo Repubblica, Casalino, che da portavoce a Palazzo Chigi guadagnava 150 mila euro l’anno, aveva un doppio contratto di consulenza: uno con il gruppo 5 Stelle a Montecitorio, l’altro con quello del Senato. Per una cifra complessiva che si avvicina a quella percepita con Conte a Palazzo Chigi.
Ora, l’assottigliamento di risorse a disposizione dopo la scissione interna ha offerto un assist in più per rimettere in discussione un accordo che non tutti – Crippa in primis – avevano accettato di buon grado. Almeno per quanto riguarda la collaborazione con il gruppo alla Camera.

Con un siluramento via mail. “Con la presente, si legge nel testo, Le comunichiamo che il giorno 15 luglio 2022 il Suo contratto scade e non è più richiesta alcuna prestazione da parte Sua”.