Il Festival della Mente torna in “Movimento”

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La stagione della ripartenza ha tanti nomi. Ogni festival o tour tornato in presenza sceglie un titolo-auspicio per evitare di ricadere nel buco del remoto, degli Zoom, dello zero indotto.
Il Festival della Mente di Sarzana, la cui 19esima edizione si svolgerà dal 3 al 5 settembre, quest’anno ha scelto come tema il Movimento.

Lo affronterà con un budget di 450 milioni, che equivale circa a quello degli anni scorsi e in cui l’apporto del Comune di Sarzana vale 45mila euro. Mentre le attese di ritorno sui biglietti staccati dal pubblico – che solitamente affolla tutti gli appuntamenti – sono sul 6-7%.
Ma il Festival – spiega il presidente di Fondazione Carispezia, Andrea Corradino – non ha come obiettivo immediato la cassa: “Si tratta del maggiore investimento culturale della nostra Fondazione e in un momento complesso come quello che stiamo vivendo rappresenta un ulteriore segnale di ripartenza, capace di produrre ricadute per il nostro territorio e per la sua crescita”.

Beatrice Marietti, direttrice Festival della Mente

Il programma del festival

Il tema del Movimento, racconta la direttrice del Festival Beatrice Marietti, è stato scelto perché – come diceva lo scrittore William S. Burroughs – “la cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”.
Su questo leitmotiv si cimenteranno, come da tradizione della manifestazione ‘mista’ di Sarzana, scrittori, scienziati, giornalisti e professori, un astronauta e una poetessa, oltre ai musicisti (Vasco Brondi e Frida Bollani Magoni) che la sera interatterranno il pubblico con concerti.
Fra i tanti ospiti (gli appuntamenti del Festival della Mente 2022 sono 25), arriva anche il grande scrittore israeliano David Grossman, a parlare di ‘Un mondo in cammino’.

Fra guerra e acqua

L’apertura del Festival sarà una lectio di Filippo Grandi, Alto commissario dell’Unhcr che affronterà il tema caldissimo delle migrazioni – dall’Africa ma anche dalla guerra in Ucraina – e ‘Il movimento degli ultimi’.
Ma l’attenzione ai drammi dell’attualità si ritrova anche nell’intervento della giornalista Francesca Mannocchi, che con ‘Lo sguardo sulla guerra e la guerra dello sguardo’ porterà la propria esperienza, dall’Afghanistan all’Ucraina.
Mentre a ragionare sull’emergenza idrica – dato preponderante della crisi estiva della sostenibilità – sarà ‘Fermi, mentre l’acqua attorno scorre’, intervento del ricercatore del Mit Giulio Boccaletti che da tempo si occupa di questo argomento affrontandolo con governi e istituzioni internazionali.