Nel ‘Patto per l’Export’, il ministro degli Esteri indica nuove attività con l’Ice per aiutare le aziende colpite dalla guerra in Ucraina
Specifiche iniziative promozionali a cura dell’ICE e attività di promozione integrata a cura della rete diplomatico-consolare. E la strada che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha indicato tra i sistemi messi in campo per aiutare l’export delle aziende italiane nell’ambito del Patto per l’Export.
Lo scoppio della guerra, ha spiegato Di Maio, “ha reso necessaria la ricerca di mercati alternativi di sbocco per tutte quelle aziende esportatrici che abbiano una significativa quota di export verso Russia, Ucraina e Bielorussia”.
Oltre agli aiuti economici quindi, il ministero guarda sempre più anche alla promozione del made in Italy “per favorire l’accesso a nuovi mercati per le produzioni dei settori più esposti alla crisi, tra cui l’agroalimentare”.
Export in crescita nel 2022
Intervenendo a Nola all’evento ‘Il Patto per l’Export al servizio dei territori: la sfida dell’internazionalizzazione nei nuovi scenari di crisi’, Di Maio ha segnalato anche come grazie alle iniziative messe in campo dalla Farnesina nei primi mesi del 2022 si siano registrati dati superiori al 2021, “anno del record delle esportazioni per l’Italia con 516 miliardi di euro”.
“Il fatto che siamo in positivo a due cifre” rispetto al 2021 “significa che questo patto funziona”, ma, ha messo in guardia di Maio, “deve essere sempre aggiornato”. “Quello che abbiamo costruito al ministero degli Esteri andrà avanti per molti anni se voi li alimenterete, se darete nuovi stimoli a questo Patto”.