Il 23 settembre tornano i giovani dei Fridays for Future con uno sciopero globale per il clima. L’appuntamento è stato annunciato da Torino, dove fino a venerdì 29 luglio si svolge il secondo meeting europeo del movimento ambientalista.
La vicinanza con le elezioni
La data cade a due giorni dalle elezioni politiche, annunciate la scora settimana, dopo le dimissioni di Mario Draghi. Una coincidenza che non è certo sfuggita agli organizzatori e ai rappresentati italiani del movimento stesso.
“Settembre è un mese importante perché il 25 si andrà a votare, si andrà a costruire la direzione che ci dovrà guidare per i prossimi cinque anni ed è un evento di portata storica e dobbiamo chiedere a chi ha il potere di prendersi le proprie responsabilità”, ha detto Gabriele Gandolfo, uno dei portavoce.
“Tutti quanti noi, come società civile, come movimenti, dobbiamo cercare di stimolare un cambiamento anche negli stili di vita”.
“Il 23 di settembre, due giorni prima delle elezioni, ci sarà il Global Strike dei Fridays e sarà un momento importantissimo a quale ci dobbiamo preparare con impegno, cercando di immaginare un futuro alternativo”, ha aggiunto.
Riunioni e incontri per un migliaio di attivisti da 45 paesi
A Torino nei prossimi giorni sono in programma riunioni plenarie e workshop, dal Campus Universitario Einaudi e dal Parco Colletta, dove saranno ospitati nel campeggio circa 500 attivisti. Per gli eventi sono previsti in totale un migliaio di persone da 45 Paesi. Con la benedizione di Greta Thunberg.
“Sono contenta che le persone possano nuovamente ritrovarsi e stare insieme dopo tutto questo tempo e in un’occasione come questa in cui si può parlare faccia a faccia”, ha detto in collegamento l’attivista svedese.
“È un’opportunità per migliorare il livello della discussione e per conoscersi tutti meglio e mi auguro che questo accada. E vi auguro buona fortuna”.