Multata in Russia la reporter che ha denunciato guerra in tv

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Un tribunale di Mosca ha ordinato alla ex giornalista della tv russa, Marina Ovsyannikova, che ha denunciato l’intervento del Cremlino in Ucraina in diretta, di pagare una multa per aver screditato l’esercito russo. Lo scrive Agi.


Il tribunale distrettuale Meshchansky ha stabilito che Ovsyannikova – che lavorava a Pervy Kanal, emittente controllata dallo Stato – dovrà pagare una multa di 50.000 rubli (circa 820 euro). L’avvocato di Ovsyannikova, Dmitri Zakhvatov, ha dichiarato che la sua assistita è stata condannata per essersi espressa contro l’intervento di Mosca in Ucraina all’inizio di luglio, quando si era presentata al tribunale distrettuale di Basmanny di Mosca per sostenere il consigliere comunale, Ilya Yashin.
A metà luglio, Yashin, una delle ultime figure di spicco dell’opposizione ancora in patria, è stato posto in custodia cautelare per due mesi per aver denunciato l’offensiva di Mosca in Ucraina.
Ovsyannikova, una 44enne madre di due figli, è stata brevemente detenuta all’inizio del mese. La sua breve detenzione è avvenuta diversi giorni dopo che aveva manifestato da sola vicino al Cremlino, mostrando un cartello che criticava l’intervento in Ucraina e il presidente Vladimir Putin. Zakhvatov ha detto che la giornalista si trova in Russia e non ha intenzione di andarsene.
A marzo, Ovsyannikova è finita sotto i riflettori internazionali per aver interrotto il tg della sera in diretta, denunciando l’invio di truppe russe oltre confine. Mosca ha adottato leggi che impongono pene fino a 15 anni di reclusione per diffusione di fake news sull’esercito, ma finora non è stata aperta alcuna inchiesta penale per questo nei confronti di Ovsyannikova.
Nei mesi successivi alla sua protesta di marzo, Ovsyannikova ha trascorso del tempo all’estero, lavorando per la tedesca Die Welt.All’inizio di luglio, ha annunciato che sarebbe tornata in Russia per risolvere una controversia sulla custodia dei suoi figli.