Tra TIM e Dazn nuovo patto, ora tocca a Sky. E non solo

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Sciolto il nodo gordiano del troppo oneroso impegno nel calcio, per TIM ed il suo ad Pietro Labriola, oggi (dopo il cda di ieri) impegnato nella call di presentazione dei numeri del primo semestre sono d’attualità, tra gli altri, il tema della finalizzazione della riorganizzazione e quello del possibile accordo tra Fibercop e Open Fiber nel nuovo contesto politico. Serie A: si farà avanti Sky, ma con un patto particolare…

Pietro Labriola e Tim ancora sotto i riflettori. Stamane alle 11.00 (4 agosto) è prevista la presentazione al mercato dei risultati del secondo trimestre del 2022. In miglioramento, per TIM, rispetto al primo. Sarà anche l’occasione, per i vertici dell’azienda, di parlare di alcuni dei temi cruciali per lo sviluppo. Con alcuni dossier ancora ‘sospesi’, inevitabilmente. A partire dai progetti di separazione della rete, con l’idea della fusione prospettata tra Fibercop e Open Fiber ora inevitabilmente rallentata – oltre che dalle valutazioni nel merito del socio Vivendi – dalla caduta del governo di Mario Draghi.

Domenico Dolce, Pietro Labriola e Fedele Usai
Domenico Dolce, Pietro Labriola e Fedele Usai, durante la presentazione dello spot ‘La forza delle connessioni’

Numeri migliori del previsto, comunque, sono stati quelli della semestrale anticipati dall’ad di TIM nel corso del consiglio di amministrazione del 3 di agosto. I ricavi dei servizi rimangono stabili a 7 miliardi di euro, con un Ebitda organico pari a tre miliardi e un andamento in progresso del secondo trimestre che consentono di alzare la guidance sull’Ebitda del 2022. Il trimestre si e’ chiuso in rosso per 279 milioni e i sei mesi in perdita per 483 milioni di euro. Ma nel secondo trimestre, spiega una nota del gruppo “è proseguita l’azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico e l’accelerazione dello sviluppo di Tim Brasil in seguito all’acquisto degli asset mobili di Oi”.

In Italia, invece, è proseguita la politica di contenimento dei costi, “che ha portato una riduzione complessiva nel semestre di circa 200 milioni di euro, il 70% circa del target fissato per il 2022, con la conferma della strategia ‘Value vs. Volume’ sia nel fisso sia nel mobile in Italia e un churn in miglioramento in entrambi i mercati”.

Stefano Siragusa lascia l’incarico

Siragusa lascia ed Elisabetta Romano prende l’incarico. L’accordo con Dazn è fatto

Annunciato ufficialmente un importante cambio ai vertici. Lascia l’incarico di deputy general manager e capo della rete Stefano Siragusa ed al suo posto arriva Elisabetta Romano, fin qui ad di Sparkle, con l’ad di Fibercop, Carlo Filangieri come vice, che manterrà però l’incarico nella società dell’infrastrttura di rete.

Elisabetta Romano

La riunione del consiglio di amministrazione di Tim ha – tra i vari nodi gordiani da sciogliere – dato il placet all’accordo sul calcio stipulato con Dazn. Che così dispone due novità essenziali. Primo punto, l’azienda di cui è ad Pietro Labriola rinuncia all’esclusiva della distribuzione di Dazn e delle partite del campionato di Serie A, che comunque continueranno ad essere parte integrante e polpa – con un’offerta da 20 euro circa al mese in promozione che rimane al momento la più aggressiva sul mercato – del bouquet di canali e contenuti di Tim Vision, ma costando – stando alle stime degli osservatori – tra i 90 e i 100 milioni l’anno in meno dei 340 milioni pattuiti nei primo triennale dalla gestione, ai tempi, di Luigi Gubitosi.

Punto due, in sostanza, la società di cui è ad ora l’ex Tim, Stefano Azzi, conta di coprire ‘l’ammanco’ grazie ad un articolato patto siglato con Sky, che a quanto pare (è attesa per oggi una comunicazione nel merito) contempla la presenza dell’app dello streamer su SkyQ, ma anche la veicolazione di due canali appositamente allestiti sul telecomando della piattaforma. Per accedervi, però, l’abbonato a Sky dovrà a quanto pare essere dotato anche di abbonamento a Dazn.

Stefano Azzi e Franco Bernabè
Stefano Azzi e Franco Bernabè

Azzi e Bernabè da un lato e Labriola dall’altro soddisfatti della svolta

In vigore dalla prossima stagione, sottolinea una nota ufficiale di Dazn “l’accordo guiderà l’ulteriore crescita del leader dello streaming sportivo nel mercato italiano, tra i più importanti in Europa, garantendo una distribuzione capillare dei contenuti e il raggiungimento del maggior numero possibile di appassionati di sport”. In particolare, Azzi ha dichiarato: “TIM è un partner strategico dal punto di vista tecnologico e di distribuzione sin dal nostro arrivo in Italia e continuerà ad esserlo. Oggi nel mondo si stima che quasi la metà dei tifosi segua in diretta streaming un evento sportivo. Rimaniamo focalizzati affinché il nostro core business si sviluppi in maniera sempre più strutturata. La modifica dell’accordo tra DAZN e TIM va esattamente in questa direzione: permettere l’ulteriore ampliamento delle modalità di accesso per gli utenti e continuare a perseguire la nostra ambizione di offrire contenuti sportivi live e on demand a un numero sempre crescente di tifosi in modo semplice, flessibile e innovativo”. Con chi collaborerà Dazn, il suo ceo l’ha solo suggerito, per adesso: “DAZN è una società aperta a valutare tutte le ipotesi strategiche che ci consentano di diventare la principale destinazione sportiva per i tifosi e di incrementare il business. È in quest’ottica – ha continuato il manager – che si inserisce la diversificazione delle partnership a cui stiamo lavorando e che va dai produttori di dispositivi connessi alle piattaforme che distribuiscono contenuti. Le partnership rappresentano una delle strategie di consolidamento per la crescita del nostro business.” Con quella di Azzi, è arrivata anche una dichiarazione di Franco Bernabè, Senior Strategic Advisor dell’azienda: “DAZN sta contribuendo in maniera rilevante alla diffusione della “cultura digitale” degli italiani, aumentando l’attitudine all’uso delle nuove tecnologie. Un cambiamento epocale reso possibile grazie alla collaborazione strategica avviata anche con le telco e gli avvenimenti che hanno portato, in questi mesi, ad un aumento della qualità dell’esperienza”. Labriola ha invece commentato: “Grazie a questo accordo, i costi dei contenuti del calcio potranno essere sostenuti da più piattaforme e si potrà raggiungere un sistema economicamente più sostenibile. I clienti di TIM potranno continuare a seguire le partite del Campionato di Serie A TIM attraverso TimVision, la piattaforma streaming più ricca sul mercato italiano e che offre la possibilità di vedere i contenuti di DAZN anche su digitale terrestre”.

Andrea Duilio

Azzi e i suoi manager, quindi, stanno lavorando alla finalizzazione di vari accordi distributivi/commerciali. Quello ‘ovvio’ con Sky. E poi anche quello – come hanno lasciato intendere le dichiarazioni di Azzi – con altri gestori e piattaforme, con una ricaduta globale del nuovo assetto che dovrebbe, secondo le stime degli esperti, essere all’inizio magari leggermente penalizzante in termini di ricavi immediati incamerati (rispetto all’equilibrio basato sull’esclusiva di Tim), ma con un potenziale di allargamento del bacino di spettatori e fruitori di Dazn nettamente più ampio, grazie specialmente a Sky e, si spera, anche Amazon Prime, Vodafone e altri possibili player.