Un mese particolare, per la politica e l’informazione, quello di luglio. Con il premier che ha rassegnato le dimissioni il 21 luglio, con i mal di pancia grillini ad aprire la porta alla crisi di governo e il centro destra a decidere di sfruttare l’opzione elettorale. Le performance social dei brand informativi salgono rispetto al mese precedente, ma senza i picchi che sarebbe stato normale attendersi.
La Top 15 di Sensemakers realizzata per Primaonline.it registra che un risveglio social c’è stato. Ma il panorama non si è troppo surriscaldato, nonostante clima e momento politico contingente lo lasciassero intendere. A luglio, come è successo nelle altre graduatorie stilate da Sensemakers per primaonline.it, c’è stata una ripartenza dell’engagment, dopo la pesante e generalizzata flessione di luglio. Ma con il presidente del consiglio Mario Draghi che ha rassegnato le dimissioni il 21 di luglio, alla fine di una fase complicata e ricca di colpi di scena della storia politica nostrana, era lecito aspettarsi riflessi social ancora più rilevanti. E, nondimeno, attività più pressanti delle macchine social dei brand televisivi con connotati eminentemente informativi.
Nel mese trascorso guida la graduatoria – come a giugno del resto – ‘Che tempo che fa’, che ha notevolmente aumentato i propri riscontri, sia in termini di interazioni sulle quattro principali piattaforme (da 907 mila e 1,9 milioni), che di videoviews su Facebook e Youtube (da 538mila a 826mila).
Sul secondo gradino del podio rimane il Tg3, ma con performance addirittura in flessione: 356 mila interazioni (539mila a giugno, il saldo è -34%) e 11,8 milioni di videoviews (16,8 milioni a giugno, il saldo è -30%). Sale al terzo posto il ‘Tg2’, in crescita a 200 mila interazioni circa con 5 milioni di videoviews, che sorpassa ‘Report’, ed entra nella zona di vertice di una graduatoria che, inevitabilmente, contiene più testate di news di quante non fossero presenti il mese precedente. Il ‘TgLa7’ è quinto, davanti al ‘Tg1’. Ma poi si fanno notare le presenze delle singole testate territoriali della TgR: con tutto il triveneto in luce e, in particolare, Friuli Venezia Giulia ottavo, Trentino Alto Adige dodicesimo e Veneto quindicesimo. Se si aggiudicano alla terza rete anche queste presenze, allora le testate schierate sotto questa cornice editoriale pubblica sono otto, con ‘Blob’ settimo e ‘Agorà’ quattordicesimo a comporre il quadro complessivo. Solo sesto, in tema Rai, arriva il ‘Tg1’, che pure ha massicciamente seguito in tv le fasi della caduta di Draghi. Ma – va ricordato – in un contesto in cui il tg dell’ammiraglia rivale, ‘Tg5’, è da sempre totalmente assente da questa speciale graduatoria. È inoltre interessante segnalare che per tutti e sei i ‘Tg’ in classifica i formati più performanti sono dei video/post pubblicati su Facebook.
Rete 4 rappresenta Cologno
In casa Mediaset, anche a luglio, a dire la propria sono essenzialmente i brand targati Rete4. In quest’ordine: ‘Fuori dal coro’ (a risposo in tv) nono; ‘Controcorrente’ (ancora attivo e rimasto vivo anche ad agosto on air) decimo; ‘Zona Bianca’ undicesimo (mai fermatosi, o quasi, anche Giuseppe Brindisi); con ‘Quarta Repubblica’ tredicesimo, avendo coperto con gli speciali la fase più critica ed esiziale della crisi di governo. I pochi contenuti condivisi dalle pagine social di ‘Fuori dal coro’, in particolare, vertono su due temi: il commento di Mario Giordano sulle dimissioni del premier Draghi e la ricondivisione delle parole del conduttore in occasione dell’inchiesta della Corte dei conti per presunto “danno erariale” contro l’AIFA.
La crisi però non risulta tra gli argomenti più performanti socializzati
In tema tg, è interessante notare come nessuno dei contenuti più performanti in classifica verta su notizie di carattere realmente informativo. Quanto piuttosto su notizie di cronaca/generali. Due servizi parlano dell’abbandono degli animali domestici durante la stagione estiva: uno del Tg2 e uno di ‘TGR Friuli Venezia Giulia’. Per il ‘Tg1’ il video che genera più engagement riprende l’esibizione dei Måneskin al Circo Massimo. Mentre ‘Tg La7’ condivide con successo il servizio di Milena Gabanelli sulla storia di Amadeo Peter Giannini, l’imprenditore figlio di immigrati italiani che ha creato il più grande istituto di credito del mondo scegliendo di dare fiducia a contadini e artigiani
https://www.facebook.com/watch/?v=730107828226628
https://www.facebook.com/watch/?v=3385812814984141
https://www.facebook.com/tgla7/posts/pfbid0SS6KX8Hepe58D4UTUaJHF9rthJZZneTeG5WaLBYCvRXRqNygqUsouNiutVFYKZbml
https://www.facebook.com/watch/?v=354131410227674
Infine sui Tg regionali di Veneto e Trentino a andare in evidenza sono stati, rispettivamente, i post su Paola Egonu, campionessa veneta di Cittadella, e quello sul disastro della Marmolada
https://www.facebook.com/tgrveneto/posts/pfbid02rksJZChDudPCx3X5RdWjM2zYUhVaqJepq6mWrknhsBJLHYWmAMvSG7PoGRuNdhj3l
https://www.facebook.com/TgrRaiTrentino/posts/pfbid02axhnmnamycBL5udcZqP9yoy6h9F9Fp6932pbZc3m9owbJ2e5YSJyD1pNZqfft9uPl
Best performing post: domina ‘Che tempo che fa’, facendo gli auguri a Vialli e ricordando la Carrà
All’interno della classifica dei Best Performing post “Che Tempo Che Fa” è primo in tutte e tre le Top 5: su Facebook e Twitter i post più performanti celebrano la memoria di Raffaella Carrà, venuta meno nel luglio 2021, mentre su Instagram a generare maggior engagement è un post dedicato a Gianluca Vialli in occasione del suo compleanno.
Due contenuti su quindici riguardano il Covid, entrambi condivisi da “Report”: parlano del vaccino Soberana, “prodotto dall’Istituto Finlay, che è l’unico al mondo che viene somministrato a bambini tra i 2 e i 5 anni, ma non arriva in Europa a causa dell’embargo. “