“Io sono d’accordo con Christian se lui si riferisce alla fiera della vanità su tette, lati B, muscoli fotopostati per far rosicare gli amici. Su questo ha perfettamente ragione. Ma è anche vero che non c’è solo questo sui social. Io sono entrato su Instagram da 7 mesi e ho visto che se una persona mette dei contenuti per approfondire e parlare di tante cose, di umorismo, di cinema, di letteratura, di sentimenti, di musica, allora trova una stragrande maggioranza di persone meravigliose che comunicano affetto, persone di una gentilezza incredibile, che vogliono approfondire, persone che conoscono tantissime cose e dalle quali puoi imparare. C’è una doppia faccia della medaglia sui social, come in ogni cosa della vita”. Il regista, sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina che ha prodotto tanti film con Christian De Sica, spiega all’Adnkronos il suo punto di vista sullo sfogo di De Sica che stigmatizza i comportamenti “cafoni” sui social di quanti scattano selfie mostrando motoscafi di lusso e tutto il resto.
“Io sono rimasto sorpreso dal tasso di sentimenti che, invece, molte persone veicolano – osserva – E siccome Christian De Sica è un’artista molto amato, anche lui riceverà tanti sentimenti di affetto. Se da una parte, quindi, c’è un uso smodato e autoreferenziale, molto superficiale, dall’altra anche sui social c’è qualcosa di molto profondo dal quale viene fuori un’Italia molto migliore rispetto a quello che uno si immagina. Se si mettono sui social contenuti alti, la risposta è straordinaria. Se stimolata bene, l’Italia è migliore”, chiosa Vanzina che, rilevata la tendenza alla superficialità e le relative stonature, mette il punto su una cosa importante: a dominare c’è comunque l’anima di un popolo che ama l’arte, il cinema e dal quale si può imparare.