Giacomo Lasorella (foto LaPresse)

Voto, stop da Agcom al confronto tra Letta e Meloni da Vespa

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Secondo l’authority un solo confronto a due non rispetta la par condicio

Un solo confronto a due non rispetta la par condicio. Nella riunione del 24 agosto, Agcom interviene con una delibera approvata a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, sul confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni programmato per il 22 settembre, a Porta a Porta, che aveva provocato le proteste delle forze politiche escluse.

Giorgia Meloni e Enrico Letta (Foto LaPresse)
Giorgia Meloni e Enrico Letta (Foto LaPresse)

Il richiamo di Agcom

L’autorità, presieduta da Giaomo Lasorella, ha richiamato tutte le emittenti al rigoroso rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei programmi di approfondimento.

Agcom ha ricordato che la legge elettorale prevede un sistema misto (maggioritario e proporzionale), che consente ai partiti di presentarsi o meno in coalizione e non prevede, dunque, l’individuazione di un capo della coalizione, né postula necessariamente che l’esito delle elezioni venga determinato dal confronto tra due liste o tra due coalizioni. Secondo l’Autorità, quindi, la programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici “risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri”.

Comunicato-stampa-24-08-2022

L’irritazione degli esclusi e la lettera di Barachini

L’annuncio del faccia a faccia aveva spinto i partiti a chiedere l’intervento della Commissione di Vigilanza per impedirne la messa in onda del confronto o modificarne la modalità. Il presidente della bicamerale Alberto Barachini aveva dunque scritto all’Autorità per chiedere di verificare se la scelta del confronto rispettava o meno la legge e i regolamenti sulla par condicio.

I confronti in tv

Semaforo rosso dunque all’iniziativa di Bruno Vespa, che comunque ribadisce la volontà di ospitare tutti i leader. “Mi dispiace, ha commentato il giornalista. “Non avremmo tolto nulla a nessuno e fatto del buon giornalismo. Noi siamo pronti a far confrontare tutti i leader ma è noto che ci sono delle forti resistenze. Pazienza”.
Anche altre emettenti, come La7 e Sky, si sono proposte per confronti più ampi.