Voto, i partiti spendono sempre di più per presidare i social

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Fdi in cima per investimenti; da Pd, Terzo Polo e Forza Italia il maggior numero di campagne.
Zero investimenti dai 5Stelle

La campagna elettorale corre sui canali social. A certificarlo non c’è solo il numero di post pubblicati dai vari leader o l’aumento delle piattaforme utilizzate, ma anche gli investimenti economici fatti.
Solo negli ultimi sette giorni (dati aggiornati all’11 settembre) sono stati investiti 88 mila euro rispetto ai 238 mila euro registrati nell’ultimo mese, con una crescita media giornaliera di quasi il 60%.

“La crescita degli investimenti è un indice della volontà di aumentare la visibilità dei propri messaggi da parte di leader e partiti raggiungendo una base di elettori più ampia dei propri follower e proponendo la propria candidatura anche ad utenti che possano seguire i profili degli antagonisti sui canali principali come Facebook e Instagram”, commenta Andrea Boscaro, partner della società di formazione per il marketing digitale The Vortex ed esperto di politica digitale.

Le stime sono basate su Libreria Inserzioni, la piattaforma che Meta a disposizione degli utenti, della stampa e dei ricercatori e che consente di monitorare gli investimenti pubblicitari pianificati da candidati e partiti politici su Facebook e Instagram in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Andrea Boscaro
Andrea Boscaro

FdI in cima, da M5S nessuna campagna

“Dai dati balza agli occhi in primo luogo l’assenza di campagne pubblicitarie a pagamento da parte del Movimento 5 Stelle forte di una presenza social che, nel corso degli anni, ha saputo sviluppare in modo significativo sia una ampia base di follower che un’attiva comunità di attivisti grazie ai quali i contenuti pubblicati sui profili riconducibili al Movimento godono di visibilità e interazioni”.

Nella classifica degli investimenti spicca al primo posto quello di Fratelli d’Italia che registra una spesa di oltre 90 mila euro negli ultimi 30 giorni con 70 inserzioni e 37.313 euro nell’ultima settimana. “Una scelta che può essere spiegata dalla necessità di accompagnare, anche sul terreno social, le ambizioni di questa campagna elettorale: se ad agosto la comunicazione si è concentrata sui manifesti elettorali tradizionali, le ultime settimane hanno visto una significativa crescita delle risorse incanalate sui social network per compensare il più limitato numero di follower iniziale, accrescere la visibilità dei propri messaggi e mobilitare l’elettorato in vista del voto”, prosegue Boscaro.

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Lega al secondo posto

A seguire, la Lega che con 62.837 euro investiti sui social nell’ultimo mese e 62 inserzioni. Nello stesso arco di tempo, il PD ha investito 34.169 euro e il Terzo Polo 12.657 euro che si distinguono, insieme a Forza Italia, per il più elevato numero di inserzioni pubblicitarie pianificate rispetto agli altri partiti: rispettivamente 148 e 102 nell’ultimo mese. 
“In questo caso, l’elevato numero di inserzioni va di pari passo con la differenziazione dei messaggi finalizzata a veicolare, in modo puntuale, i punti del programma e i volti dei candidati nelle diverse circoscrizioni”, commenta Boscaro. 

A metà classifica troviamo Forza Italia con 9.103 euro di investimenti e 147 inserzioni, seguito da Gianluigi Paragone con una spesa sui social di 5.631 euro e 39 inserzioni.

Il caso TikTok

Capitolo a parte per TikTok. Il social cinese non raccoglie pubblicità politica per una propria decisione a livello internazionale, e i candidati si sono mostrati molto cauti fino a poco tempo fa. 
“Probabilmente perché l’algoritmo di TikTok è basato maggiormente sulla percentuale di completamento nella visualizzazione dei video che su numero di follower ed engagement e dunque non garantisce ai leader visibilità e viralità come Facebook e Instagram. È però interessante considerare su TikTok, accanto alla visibilità ricercata dai leader politici, l’influenza delle opinioni espresse da vip e celebrities rispetto ai protagonisti di questa campagna elettorale”.