“Sui social network devono valere le stesse regole, le stesse limitazioni che esistono sugli altri mezzi di informazione”. Con un video condiviso sui suoi canali social, Giorgia Meloni ha affrontato il tema della censura sulle piattaforme web.
“L’era social in cui la comunicazione di massa ha avuto una espansione frenetica e imponente è anche l’era in cui è stato messo sott’attacco uno dei diritti basilari di ogni stato democratico che è la libertà di parola”, ha esordito la leader di FdI. “Se si comunica con i mezzi convenzionali, libri, giornali, televisioni, vigono delle regole precise che garantiscono la libera manifestazione del pensiero, quasi sempre, così come imposto dall’articolo 21 della Costituzione. Quindi nessuno, purchè non si eccedano determinati limiti, può essere arbitrariamente censurato”.
“Sui social no: basta un click e ti silenziano”, ha continuato per poi chiamare in causa i giganti della Rete, proprietari delle piattaforme. “L’oligopolio delle Big Tech fissa le cosiddette regole di policy, ossia ti dice quali contenuti sono ammissibili e quali no sui social network. E se ci si discosta da quei criteri si può essere cancellati senza possibilità di appello”.
“In un’epoca dove le opinioni ormai viaggiano prevalentemente su questi canali credo sia assurdo che si debba sottostare ai diktat dei padroni delle piattaforme che si arrogano il diritto di dire cosa è giusto e cosa non lo è, cosa si può dire e cosa non si può dire”, ha aggiunto per poi anticipare l’intenzione del suo partito di depositare – come fatto in passato – proposta di legge “per imporre ai proprietari dei social media la massima trasparenza nella gestione dei dati e delle informazioni e il pieno rispetto di libera manifestazione del pensiero”.
“Sui social devono valere le stesse regole, le stesse limitazioni che esistono sugli altri mezzi di informazione perchè per noi la libertà di parola è un principio fondamentale, non una concessione di qualche gigante del web”, ha concluso.