Giacomo Lasorella (foto LaPresse)

Voto, Agcom striglia Damilano: ha violato la par condicio

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L’authority ha anche avviato i procedimenti sanzionatori per il mancato riequilibro nelle trasmissioni tv e radio

La puntata del 19 settembre fa de ‘Il cavallo e la torre‘ su Rai3 con ospite il filosofo Bernard-Henri Levy ha violato i principi di correttezza e imparzialità sanciti dalle disposizioni in materia di par condicio. Lo ha deciso il consiglio dell’Agcom, con il voto contrario della Commissaria Giomi.

L’intervento di Lévy

Lo studioso aveva attaccato Matteo Salvini e Giorgia Meloni, parlando del possibile pericolo del ritorno del fascismo in Italia. Parole che avevano provocato la furente reazione di Lega e Fratelli d’Italia, che avevano presentato esposti all’Agcom. Il conduttore Marco Damilano, nella puntata successiva, si era dissociato dalle frasi del filosofo, ospitando lo storico Giovanni Orsina, che ha espresso tesi opposte rispetto a quelle di Levy.

Levy e Marco Damilano
Bernard-Henri Lévy e Marco Damilano


Ma l’Autorità, non ritenendolo sufficiente per riequilibrare e sanare le violazioni riscontrate, ha ordinato alla Rai di trasmettere, in apertura della prima puntata utile del programma, un messaggio in cui il conduttore comunichi che nella puntata del 19 settembre non sono stati rispettati i principi di pluralismo, obiettività, completezza, correttezza e lealtà.

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Sanzioni su violazioni

Nella riunione, Agcom, ha fatto anche le sue valutazioni sul riequilibrio che tutte le testate erano tenute ad effettuare entro il 17 settembre per ripristinare la parità di trattamento tra le forze politiche.
All’unanimità, l’authority oresieduta da Giacomo Lasorella ha dato mandato agli uffici di avviare i procedimenti sanzionatori “al fine di accertare la condotta delle testate editoriali per le quali ha emanato appositi ordini, dopo l’esame dei dati di monitoraggio relativi alla penultima settimana della campagna elettorale dall’11 al 17 settembre”. 

Nonostante lo sforzo compiuto dalla maggior parte delle emittenti, spiega Agcom, è stata riscontrata la persistenza di squilibri. Le sanzioni per mancato riequilibrio vanno da 25 mila a 250 mila euro.

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