Pasquale Stanzione (foto Ansa)

Privacy, il Garante lancia il ‘Manifesto di Pietrarsa’

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Nell’iniziativa coinvolte istituzioni, aziende, Università, big della rete e media per sensibilizzare sull’importanza della protezione dei dati

Il Garante per la privacy festeggia venticinque anni di vita. E lo fa chiamando a raccolta oltre 250 rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali e amministrazioni che, al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, al confine tra Napoli e Portici, hanno ragionato sul diritto alla protezione dei dati personali, in un’epoca in cui facciamo i conti con il digitale e le nuove frontiere del web.

Stanzone: attenzione a piattaforme, ma senza demonizzarle

“Le sfide per il futuro riguardano la cultura della privacy soprattutto nei confronti di persone che sono vulnerabili sia minori che adulti”, ha detto il presidente dell’Autorità Pasquale Stanzione. “C’è poi una sorta di tutela che dobbiamo avere nei confronti delle nuove tecnologie senza demonizzarle perché sono importantissime anche ai fini della tutela della salute. Tuttavia, bisogna stare attenti a che queste piattaforme non diventino arbitri dei nostri diritti fondamentali e dei dati personali”.

Educare i minori alla privacy

Durante l’evento è stato illustrato il progetto volto ad educare alla privacy di cinque milioni di bambini nel 2023.
“I minori pagano con i loro dati le loro esperienze nella dimensione digitale. Quando guardano un cartone animato o mandano in messaggio o giocano in videogame utilizzando dati personali, non hanno alcuna consapevolezza”, ha spiegato Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali.
“Per questo motivo abbiamo chiesto aiuto ad una serie di soggetti che hanno un rapporto più stretto con bambini e adolescenti (tra cui aziende, società editoriali, tv) e alle scuole dove, con l’aiuto della Polizia Postale e Guardia di Finanza faremo campagne informative sulla tutela dei dati personali”.

Il Manifesto di Pietrarsa

Alla conclusione dell’evento è arrivata la firma del ‘Manifesto di Pietrarsa’. La richiesta, a chi vi aderirà, è quella di impegnarsi a “promuovere azioni e risultati quantificabili” in ambiti specifici quali trasparenza, consapevolezza, educazione.

Le iniziative – si legge in una nota – mirano a rendere trasparenti, accessibili e comprensibili le informative sul trattamento dei dati personali, per passare da una trasparenza formale ad una trasparenza effettiva; ad accrescere il livello di consapevolezza delle persone al valore dei loro dati attraverso attività promozionali, campagne di informazione, giochi a premi, rubriche di attualità; a progettare percorsi di formazione, anche a distanza, rivolti a bambini e anziani sul valore dei dati personali e per accrescere la loro consapevolezza nell’uso dei dispositivi e dei servizi digitali.

Tra i primi ad aderire, dopo la firma del presidente del Garante Stanzione, Polizia postale, Guardia di Finanza, Università Roma Tre, Fondazione Telefono Azzurro, Iliad, Ferrovie dello Stato italiane, Arduino, RoadHouse, Meta, Mediaset, Google, Carioca, Enel, @LawLab (Luiss), Mondadori, McDonald’s, TikTok, Sky.