Breaking news all’estero, il voto in Italia occupa le prime pagine dei quotidiani in edicola. La figura di Giorgia Meloni è il centro attorno a cui ruotano tutti i titoli, da quelli con toni più esultanti, a quelli più preoccupati o critici, passando per quelli più cronachistici.
Gli altri temi presenti – già evidenti anche senza numeri definitivi – sono la scofitta di Pd e Lega, rispettivamente sotto il 20% e il 10%, l’astensionismo e la tenuta del Movimento 5 Stelle, rimasto sopra al 15%. Letture diverse vengono date sui risultati di Forza Italia e Terzo Polo.
Eccone una rassegna:
“Ha vinto Giorgia Meloni”, titola il Corriere della Sera che nel sommario registra poi tutti gli altri temi, con in particolare i risultati dei vari partiti in corsa. Il Sole 24 Ore parte registrando il raggiungimento della maggioranza per il centrodestra. Oltre a Meloni, nel titolo cita il calo del Pd e la rimonta dei grillini. Nel sommario, riferimenti al Terzo Polo “che non sfonda”, e al calo del 10% per l’affluenza.
Corriere della Sera Sole 24 Ore
Sul suo sito, Avvenire, che il lunedì non è in edicola, fa una prima analisi del voto dalla quale emergono “una vincitrice netta, un semi-vincitore e due grandi sconfitti”, in riferimento a Giorgia Meloni, Giuseppe Conte, Matteo Salvini ed Enrico Letta. “Nonostante l’ulteriore, grave calo dell’affluenza alle urne, fenomeno a cui la politica dovrà dare risposte nel suo insieme, l’Italia resta una democrazia matura con salde Istituzioni di garanzia, a cominciare alla Presidenza della Repubblica retta con saggezza da Sergio Mattarella. Purtroppo per cattive o mancate riforme il Paese è dotato di un sistema politico-elettorale imperfetto, che può, e deve, essere messo a punto ma a cui non c’è, e non deve esserci, alternativa o rinuncia”,ha rilevato il quotidiano della Cei.
Parte dai numeri della quarta proiezione Opinio-Rai con FdI sopra al 25% Repubblica, che titola “Meloni si prende l’Italia”. Nel sommario, diviso in tre parti, oltre ai numeri, il quotidiano riporta una prima dichiarazione di Meloni, e la richiesta di Crosetto a Draghi per un “aiuto sulla manovra”. Sul fronte degli sconfitti, si cita Carlo Calenda, battuto a Roma e Luigio Di Maio fuori dal Parlamento.
‘L’Italia va a destra’ titola la Stampa secondo cui “regge Calenda”. Il quotidiano di Torino nell’occhiello parla di “Maggioranza complicata” con “l’incognita dei numeri”.
La Repubblica La Stampa
Meloni verso Palazzo Chigi
“Meloni verso palazzo Chigi” titola il Messaggero, sottolineando che il centro destra ha la maggioranza assoluta nelle due camere. Il quotidiano mette a confronto i risultati di Caleda-Renzi con Fi, “tallonato” dal terzo polo, e parla delle divisioni interne al Pd con “processo a Enrico Letta” e il “pressing per riaprire” ai 5 Stelle.
“Tocca a Giorgia” scrive il Tempo che sottolinea come Meloni si candida “a prima donna premier”. Il quotidiano non cita Lega e Fi, ma fa riferimento alla coalizione di centro destra, per poi scegliere di dare dati più nel dettaglio per gli sconfitti, con il Pd che crolla sotto il 20%, la tenut di Conte, il risultato del terzo polo “che c’è” e la scomparsa di Di Maio.
“Meloni prenota Palazzo Chigi”, scrive il Resto del Carlino che parla di Lega e Fi che “arrancano”, di “flop Pd”, “bene Conte”, mentre “Calenda resta deluso”.
Il Tempo Il Resto del Carlino Fatto Quotidiano
Secondo il Fatto Quotidiano “Meloni vince da sola”, cannibalizzando la Lega, mentre a sinistra si registra il Ko del Pd, tallonato da Conte. Il giornale cita l’astensionismo, con il voto mancato di un italiano su tre, e guarda al maltempo del Centro Sud come causa del mancato voto.
L’Italia “avrà la prima premier donna” scrive ancora, parlando di una maggioranza per la destra “in parlamento, non nel paese”, aggiungendo “con giallorossi uniti altra storia”. Il Fatto è l’unico a fare riferimento anche ai risultati del voto regionale in Sicilia. Anche per il Fatto Matteo Salvini e Letta sono a rischio.
L’esultanza di Giornale, Verità e Libero
I tre giornali di area destra celebrano la vittoria di Meloni.
Il Giornale richiama un passaggio dell’Inno di Mameli, con “L’Italia s’è destra”, sottolineando i 18 punti di distacco tra la coalizione e la sinistra. Definita storica la vittoria di Meloni con il “boom di Berlusconi e FI che diventa determinante”. Per Salvini si parla di crisi e del rischio dimissioni per Letta con il “tracollo Pd”.
Per La Verità si apre il “Tempo della Meloni”, dopo “11 anni di Governi non scelti dagli elettori”. Il quotidian di Belpietro legge in positivo i risultati di FI, mentre “cede la Lega” e parla di “risultato molto deludente per Calenda e Renzi”.
‘Liberi!!!’ titola Libero, accompagnandolo con “Adesso tocca a lei”. Per la Lega si parla di una “vittoria amara, mentre Silvio tiene duro”. Verdi e Di Maio sono “solo zavorra” on il “Pd che cade nel baratro”. Un attacco a Calenda che “Celebra il voto inutile” chiude il sommario.
Il Giornale Verità Libero
Preoccupato il Domani, la vignetta del Foglio
‘Siamo davvero pronti?’ titola il Domani con un ritratto a matita della leader di FdI esprimendo la propria posizione critica sul fatto che nella sua vittoria non ci sia “nulla di rassicurante”.
Prima pagina con vignetta di Makox per il Foglio con Trump, Putin e Orban che con accento maracatamente romano dicono “Aoh! A grande! Ricordate dell’amici!Nun fa che sparisci…”
Il Domani Il Foglio
Il richiamo fascita del Manifesto
Titola ‘A noi’ il Manifesto con una foto di Giorgia Meloni che evoca il gesto del saluto romano.
Il quotidiano parla di sconvolgimento politico con Meloni che stravincecon l’astensionismo che “sferza il Sud”. A sinistra il quotidiano rimarca l’esito negativo per il Pd “al suo minimo storico” e parla di “risultato modesto per Verdi-Sinistra Italiana”.
