Meta accusata di aggirare il sistema anti tracciamento di Apple

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Guai in vista per Meta. Due class action negli Stati Uniti accusano la holding di Mark Zuckerberg di aggirare il sistema anti tracciamento degli utenti messo in campo da Apple oltre un anno fa, che starebbe facendo perdere non pochi soldi alla casa madre di Facebook. Perdite che potrebbero aggirarsi attorno ai 10 miliardi di dollari.

Il sistema di Apple

Apple ha introdotto l’App Tracking Transparency con un aggiornamento del sistema operativo iOS ad aprile 2021.
In pratica, con la funzione, gli sviluppatori delle app presenti sull’iPhone devono chiedere ai propri utenti se desiderino consentire o meno il tracciamento.
In caso di mancato consenso, le app non sono autorizzate a tracciare le attività di quell’utente sul web. Con la conseguenza che gli annunci pubblicitari sono meno efficaci e meno redditizi.

L’accusa degli utenti

Le proposte di class action, riporta Bloomberg, sono state presentate nelle ultime due settimane alla corte federale di San Francisco. Gli utenti lamentano la violazione di norme privacy americane e sostengono che Meta avrebbe escogitato un modo per bypassare i sistemi anti-tracciamento di Apple per rilevare ugualmente le attività degli utenti sul web.

Le class action sono partite dalle analisi del ricercatore Felix Krause che avrebbe scoperto come Meta tracci comunque con metodi alternativi collocati sui siti web di terze parti.

La replica di Meta

Dalle parti di Menlo Park hanno bollato le accuse come “prive di fondamento”, ribadendo l’intenzione della società di difendersi. “Abbiamo progettato il nostro browser in-app per rispettare le scelte sulla privacy degli utenti, incluso il modo in cui i dati possono essere utilizzati per gli annunci”, ha aggiunto la società a Bloomberg.