Secondo la holding social è la rete più grande smantellata dall’inizio della guerra in Ucraina. Tra i siti falsificati anche quello di Ansa e repubblica
Oltre1.600 account Facebook falsi sono stati bloccati da Meta per aver diffuso propaganda russa in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Ucraina. Lo segnala la holding, definendo la rete bloccata come la più grande e complessa collegata alla Russia mai identificata dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
Anche i siti di Ansa e Repubblica
L’organizzazione pubblicava articoli – anche in più lingue – che criticavano l’Ucraina e i rifugiati ed elogiavano la Russia passando attraverso siti contraffatti. I contenuti venivano promossi, soprattutto attraverso account fake, su social e piattaforme di petizioni, come Change.org, Avaaz e LiveJournal.
Più di 60 i siti copia bloccati, alcuni dei quali falsificavano i più popolari quotidiani occidentali, tra cui il britannico Guardian e il tedesco Der Spiegel. Tra i siti contraffatti anche quelli delle testate Ansa e Repubblica.
Tempistiche diverse
Inizialmente, spiega Meta, l’equilibrio tra i Paesi presi di mira era sostanzialmente uniforme. “Dal 5 giugno al 14 luglio, l’operazione ha creato più di 15 siti che si sono spacciati per siti di notizie legittimi. Uno si è concentrato sull’Ucraina, due sulla Francia, due sull’Italia, tre sulla Lettonia, quattro sul Regno Unito e cinque sulla Germania. A partire dal 16 luglio, la situazione è cambiata. Sono stati creati almeno altri 40 domini di siti tedeschi falsificati e di nessun altro Paese. La creazione di siti è rallentata a fine agosto per poi avere un’accelerata a settembre”.