Dall’ 11 al 15 0ttobre si tiene a Roma l’ottava edizione del Mia (Mercato internazionale audiovisivo), che sta assumendo un ruolo sempre più importante come appuntamento di riferimento nel sistema internazionale dell’audiovisivo.

Ne è controprova la crescita del 12% dei partecipanti sull’anno scorso con un deciso aumento degli accrediti internazionali e anche della quantità e qualità degli top player che animeranno la quatto giorni di dibattiti, panel, incontri, proiezioni, show case, pitching e tanto altro ancora. Questi dati sono stati ufficializzati nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri a Roma al cinema Barberini dove il nuovo direttore del Mia, Gaia Tridente, ha presentato le tante novità dell’evento affiancata dai soci fondatori, i presidenti di Anica e di Apa, Francesco Rutelli e Giancarlo Leone, che hanno caparbiamente voluto il market romano per portare il prodotto italiano all’attenzione dei mercati internazionali.

Facendo una presentazione agile e veloce, Gaia Tridente ha sottolineato che il Mia è ormai un appuntamento consolidato. “Il mondo internazionale sempre di più trova nel Mia una casa per fare business e scoprirne di nuovi. Il tratto forte della manifestazione”, ha detto il direttore del Mia,”è di l’essere diventata una vetrina per tutta la produzione italiana che ha la possibilità di mostrarsi al meglio guardando al futuro”.

“Dal punto di vista dei numeri il Mia sta diventando un appuntamento imperdibile per gli operatori internazionali,- ha dichiarato Rutelli. “Ringrazio tutti quelli che ci lavorano e che gli hanno impresso questa direzione così risoluta. Ringrazio anche tutti i nostri partner e sponsor, prima di tutto l’Ice. per aver creduto in un progetto che aiuta la crescita della occupazione e del lavoro in un momento difficile come questo”.
Giancarlo Leone oltre ad affermare come “questa ottava edizione certifica la centralità del Mia nel sistema internazionale” ha sottolineato “il crescente interesse che c’è sul mercato per il nostro prodotto. Lo si capisce dai dati elaborati da Anica e Apa elaborati in questi mesi che sanciscono la centralità che il prodotto italiano sta acquisendo a livello internazionale”.

Da segnalare anche l’intervento di Lucia Borgonzoni, la sottosegretaria leghista alla Cultura, da sempre molto vicina al mondo dell’audiovisivo. Ragionando sul fatto che “l’audiovisivo non è solo arte e cultura ma anche industria” Borgonzoni, ha fatto sapere di aver sollecitato il Mef a sbloccare il decreto sul tax credit tenuto inspiegabilmente fermo da luglio. “Non è possibile che i fondi ci siano ma non si riescano a dare alle imprese”, ha detto la sottosegretaria .”Si devono velocizzare i tempi e questa dovrà essere una grande battaglia del prossimo governo: il dialogo con il mondo imprenditoriale è fondamentale per il Paese”.

Storica location del Mia è lo splendido Palazzo Barberini – molto amata dagli operatori esteri – a cui si affianca quest’anno il cinema Barberini, dove si è svolta la conferenza stampa, che appena restaurato è un ambiente moderno molto confortevole e tecnologicamente adeguato. E come se non bastasse ha anche una grande terrazza che affaccia su Palazzo Barberini per cui le due location costituiscono di fatto una unica location della manifestazione.
Ci sono naturalmente le attività strettamente ‘industry’ come i 70 progetti di coproduzione con registi, autori, produttori, broacaster, piattaforme e tutti gli show case, le proiezioni, gli appuntamenti codificati ((What’s Next Italy, GREENLit, Italians DOC it better, Italian factual showcase e Italian animation showcase) in cui il prodotto italiano di cinema, fictio, doc e di animazione sarà presentato al mondo estero. Ma oltre a questo il motivo conduttore a scorrere il programma davvero molto ricco del Mia 2022
è la consapevolezza della globalizzazione. Da una parte in primo piano c’è il prodotto globalizzato quello che nasce locale con aspirazioni di audience globali e che è la nuova frontiera del business. Dall’altra tutto l’audiovisivo si sta declinando in tantissime forme e in una sempre più ampia varietà di formati e nella continua ibridazione dei formati e dei generi e di questo tendenza mondiale il Mia vuole essere una ricchissima vetrina.
Nel differenziarsi dai gradi market concorrenti come il Mip di Cannes, il Mercato romano ha costruito e rafforzato la sua identità come passerella di incontri e di scambi tra operatori guardando a progetti di dimensione internazionale.
Anche quest’anno sono annunciati grandi nomi dell’industria americana e europea e si suggerisce di non perdersi il panel con Erik Barmack intitolato “The global production landscape”. Barmack è stato lo stratega del contenuto globale di Netflix e due anni fa ha lasciato l’azienda californiana per creare Wild Sheep Content con cui produce per tutte le piattaforme. Partecipa al panel anche Matt Brodlie che svolgeva un ruolo simile a Disney+ che ha lasciato per giocare in proprio con la sua Upgrade productions. I due produttori dialogheranno con la leggendaria Anne Thomopoulos, oggi Legendary Global , che ha forgiato la serialità chic di Hbo, e con Francoise Guyonet, managing director di Studio Canal per le cui mani passa tutta la serialità originale del braccio produttivo di Canal Plus. Sarà interessare sentire cosa ha da dire considerato che Studio Canal negli ultimi due anni ha fatto razzie di società in Europa e ha quindi grande interesse al contenuto internazionale e a investire in vari mercati.

Se non si può tralasciare di citare tra i mattatori di queste giornate Andrea Scrosati, il tessitore della strategie europee di Fremantle altro personaggio da tenere d’occhio è Femke Wotling l’ ad di Submarine, uno studio indipendente che fa base in Olanda, ma ha dependance anche a Los Angeles e si è specializzato nella creazione di contenuti ibridi. Ora sta mettendo un piede sulla nuova frontiera del metaverso. In primo piano anche Sky studios a cui fa capo la produzione originale europea di Sky e che presenta i due nuovi executive Tobias Rosen di Sky studio Deutschland e Meghan Lyvers di Sky Studios Uk con Sonia Rovai di Sky Studios Italia.
Per la prima volta parteciperanno tutti i servizi streamers americani presenti in Italia al completo da Netflix Amazon fino a Apple Tv+.
In The future of storytelling’ Netflix si racconta e racconta il futuro della produzioni originali in Italia e in europa con Larry Franz il capo degli original EMEA e Tinny Andreatta capo del prodotto italiano,
La sezione cinema curata da Francesca Palleschi si apre con un grande evento sullo stato di salute del cinema italiano con Paolo Del Brocco,ad di Rai Cinema, Giampaolo Letta di Medusa e Massimiliano Orfeo di Sky Vision. La sezione Doc&Factual (il curatore è Marco Spagnoli) oltre alle rassegne sulle ultime tendenze italiane scova le novità più intriganti all’estero come ‘The tinder swindler’ della regista Felicity Morris su una truffa raccontata con materiali presi da Facebook ed Instagram,.