Lorenzo Montagna

Lorenzo Montagna/ Metaverso

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Lorenzo Montagna è uno dei massimi esperti italiani di tecnologie applicate ai media e alla comunicazione; ha iniziato a occuparsene nel 1991 (in Publitalia-Mediaset) ed è stato dirigente di alcune importanti aziende della rete (Yahoo!, Altavista). Ora ha scritto ‘Metaverso’, pubblicato da Mondadori, in cui ci aiuta a capire cos’è questo nuovo “fenomeno” tecnologico e quali sono le conseguenze della rivoluzione digitale che esso porterà nelle nostre vite. In questo articolo, Montagna racconta ai lettori di Primaonline perché ha deciso di scrivere questo libro e perché il tema del Metaverso può essere affascinante ma anche spaventoso.

“L’idea di scrivere il mio quarto libro sul marketing digitale nasce a luglio, quando Zuckerberg inizia a parlare di “Metaverso”. Si può dire che il rebranding di Facebook in Meta sia stato il vero punto di partenza del Metaverso, sebbene tra gli esperti il tema fosse già ben noto.
Parlo di questa idea con Mondadori e Virginia Ponciroli, il mio collegamento con la casa editrice, ne rimane entusiasta. Partiamo. Il primo passo è stato quello di passare in rassegna articoli sul tema, creare una raccolta e scoprire quanto l’argomento fosse confuso. Perché il tema del Metaverso è vasto e in continuo movimento.
Lo step successivo è stato quello di mettersi nei panni del lettore per capire cosa del Metaverso affascina e cosa spaventa, cosa è chiaro e cosa no. Individuo così le persone con le maggiori competenze verticali nell’ambito, per fargli scrivere un capitolo che potesse essere utile, concreto e senza filtri.
Nove mesi di interviste, di viaggi in laboratori di neuroscienze e di esperienze in mondi virtuali, tra crypto e NFT, eventi, concerti e alcune sessioni di lavoro nel “Metaverso”.
Ne esco affascinato, un po’ confuso e con qualche perplessità etica. Ma avevo una certezza, supportata da 35 ricerche di istituti finanziari, società di consulenza, aziende top del settore, istituti di ricerca e banche: siamo di fronte alla
nuova Internet. Anzi, al nuovo web.

Il libro si potrebbe leggere in modo non lineare, perché è costruito per capitoli indipendenti. Alcuni sono verticali su aree e settori, come ad esempio arte, digital fashion, retail e gaming. Altri sono invece di validazione scientifica ed economica, scritti da tre università di indirizzo differente: economia, psicologia, neuromarketing.
Ci sono poi interviste a quattro big Companies leader nei rispettivi comparti, 5G, AI, VR, AR, Cloud, Community, e tanti dati a supporto. Il resto è frutto di sintesi, studio e creatività per semplificare la complessità del tema.

Ci tengo anche a sottolineare il ruolo dei giovani: il Metaverso nasce con loro e, diciamocelo, si sta disegnando intorno a loro. Studenti e appassionati tra i 19 e i 27 anni hanno dato un contributo fondamentale per capire la mentalità della Gen Z e spiegano, meglio di chiunque altro, questo mondo apparentemente complesso.
Grazie a loro è più facile comprendere come tutto ciò non sia altro che il continuum del digitale, che non si ferma mai.
È stato necessario compiere anche diversi passi indietro nel tempo per capire perché siamo qui, oggi, a parlare di Metaverso con un po’ di stupore e di sorpresa.
Ne è così uscito un vero e proprio viaggio in cui si esplora e si vive il paesaggio intorno a noi ma dove, come accade nei viaggi veri, sono le persone a renderlo unico. Per questo il titolo del libro è ‘Metaverso. Noi e il web 3.0’.
Il “Noi” viene, non a caso, prima del Web 3.0. Se è vero che esiste un nuovo web, è altresì vero che esiste anche un nuovo “noi”. Il Covid ha accelerato il processo di digitalizzazione e ci ha portato a desiderare un mondo digitale più aperto, più utile, personale e sociale, che vada oltre schemi e schermi vecchi ormai di 20 anni.

Alla fine, il Metaverso è questo. Il nuovo. Con noi al centro e la tecnologia, sempre più potente, intorno a noi e a supporto della nostra vita personale e professionale.
Se dovesse verificarsi il contrario, come nei film di fantascienza, significa che non siamo stati capaci di gestire un cambiamento evidentemente inarrestabile”.
(Lorenzo Montagna)