Stefano Deantoni

Deantoni (Infront): il futuro dello sport è la ‘tokenizzazione’, domineranno gli Nft da investimento

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Guadagnare con gli Nft sportivi come con le azioni in Borsa. E’ questo il futuro che, secondo gli esperti, si prospetta per il mondo dello sport dove assisteremo ad una vera e propria ‘tokenizzazione’. Una realtà che in alcuni settori esiste già, il mondo dell’arte ne è un esempio, e che sembra destinata a crescere in modo esponenziale, tanto che il direttore marketing Italia di un colosso come Infront, Stefano Deantoni, all’Adnkronos assicura: “I prossimi 20 anni saranno letteralmente dominati da questa tecnologia”.

Il fenomeno degli Nft sportivi è nato un paio di anni fa sfruttando il fenomeno del collezionismo, alla stregua di quanto accade per le più tradizionali figurine. Gli appassionati di Nba sono dei cultori del genere e spendono migliaia di dollari per gli Nft dei giocatori. Anche nel mondo dell’arte si tratta di una realtà ormai consolidata e non mancano collezionisti disposti a spendere cifre folli per aggiudicarsi le opere d’arte digitali: “Gli Nft -chiarisce Deantoni – altro non sono che dei certificati che rendono unico il possesso di un qualcosa che può essere un oggetto, un servizio o anche una esperienza”. In sostanza “un qualcosa che può essere posseduto, venduto o scambiato, come per le classiche figurine dei calciatori”.

L’esempio più conosciuto è Sorare, la piattaforma del gioco di calcio manageriale online che ha le carte da gioco registrate nella blockchain di Ethereum. Una sorta di fantacalcio online: “In questa piattaforma -spiega Deantoni- gli utenti sono più evoluti rispetto a quelli che scambiano le figurine classiche perché dopo aver comprato le figurine-Nft dei calciatori, le scambiano nel meccanismo di gamification; c’è quindi una sorta di speculazione, non economica, ma in termini di gioco”.

Ciò che in futuro diventerà una vera e propria forma di investimento sarà acquistare dei titoli di possesso di un giocatore, come se il giocatore fosse l’emissione di un’obbligazione di una banca: “Si potrà investire del denaro su l’Nft di un giocatore che magari al momento non è conosciuto e che ha bisogno di fondi per potersi allenare; se quel giocatore in futuro si dovesse affermare, il suo Nft avrà un valore infinitamente più alto”. Gli Nft potranno quindi essere acquistati per collezionismo o come investimento a medio-lungo termine.

“Accanto agli Nft -aggiunge Deantoni- ora stanno sempre più prendendo piede anche gli eNft, dove la ‘e’ sta per esperienza. Al momento la usano prevalentemente gli influencer perché ha un percepito molto più immediato”. Alcuni personaggi, cioè, mettono in vendita iniziative che l’acquirente può vivere realmente, tipo una cena con uno dei beniamini dei social, una corsa in macchina con un pilota famoso, oppure può decidere di rivendere all’interno un marketplace: “Lo stesso avverrà per gli atleti, le società di calcio e così via. Nel senso che l’acquirente di un Nft esperienziale potrà decidere di esigere l’esperienza o di rivenderla a un altro fan ad un valore maggiore”. Per fare un esempio, un tifoso di calcio potrà comprare la possibilità di tirare un rigore nello stadio dove la sua squadra del cuore sta giocando una finale: “All’intervallo della partita, chi ha acquistato un eNft potrà scendere in campo e tirare il rigore davanti a decine di migliaia di tifosi”. Oppure potrà rivenderlo decidendo lui il prezzo.

Fino ad oggi le attenzioni si sono concentrate sul calcio, ma la mission di una società come Infront è quella di esportare ogni opportunità anche sulle altre discipline. E chi segue il basket sa che questo è già una realtà: “E’ proprio Infront ad aver realizzato questo tipo di ‘prodotto’ -sottolinea Deantoni-. Il marketplace si chiama DaChain ed è una cosa su cui continueremo a lavorare perché vogliamo portare sempre nuove fonti di ricavo ai nostri partner”. Ed è proprio questa, conclude, “la nostra prossima scommessa”.