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Su questo numero
Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, ha deciso che questo è il momento giusto per dare una spallata al suo giornale, che non riesce a recuperare con l’edizione di carta i lettori persi negli ultimi anni.
Qual è il senso di questa rivoluzione, che ha infiammato gli animi a Repubblica? Il digital first – sostiene Molinari nell’intervista che apre il numero di ottobre di Prima – rimane la base organizzativa e produttiva della redazione; anche se torna a notarsi una certa separazione tra digitale e carta, contrariamente a quanto auspicato dalla redazione.
Due vicedirettori, Francesco Bei e Carlo Bonini, saranno i sovrintendenti di questo cambiamento: il primo ha la delega per i contenuti della carta l’altro quella per il digitale, mentre una squadra di deskisti “scelti”selezionerà i contenuti da pubblicare sul giornale. E’ il modello, ricorda Molinari nell’intervista, praticato dal New York Times e da Le Monde. Ma è all’online che Molinari guarda con più attenzione.
Sostiene il direttore: “E’ prevista una continua indicizzazione dei contenuti, per intervenire rapidamente e costruire un’offerta informativa in linea con le preferenze dei lettori. Il nostro obiettivo è di intervenire in tempo reale, più volte al giorno, utilizzando i dati che raccogliamo sui nostri siti, sulle app, sui motori di ricerca e sui social. Se usi bene in tempo reale il seo, il giornale diventa responsive, dinamico”. L’apparato digitale, insomma, monitora l’interesse dei lettori e propone contenuti in base alle scelte rilevate. Il lavoro organizzativo è affidato all’ufficio del capo redattore centrale di cui è responsabile Giancarlo Mola.
La talent agency del cibo

Prima fa poi un’incursione nel mondo del digitale per raccontare una nuovissima iniziativa di Mondadori Media che ha dato vita alla talent agency ‘Zenzero’, legata chiaramente al mondo del cibo, di cui sono azionisti anche cinque food creator forti di milioni di fan sui social. Ne fanno parte già venti food creator scovati e allevati negli ultimi anni da Giallozafferano, famoso brand legato da molti anni al mondo del cibo. Spiega Andrea Santagata, direttore generale di Mondadori Media: “Vogliamo creare un laboratorio con l’obiettivo di lavorare sulla crescita di ogni talent, portando la loro creatività al servizio di progetti di comunicazione, un luogo d’incontro dove le loro idee possa anche miscelarsi con quelle degli altri creator”.
Segnali di fumetto

La modernità editoriale la si registra anche nel mondo dei cartoon, un settore che sta facendo ricchi gli editori che se ne occupano. Così, per conoscerr numeri, fatti e protagonisti siamo andati a parlare con Caterina Marietti, fondatrice con Michele Foschini della Bao Publishing, la casa editrice che pubblica i lavori di Zerocalcare, il Maradona del fumetto, tra i pochi occidentali ad essere approdato con i suoi libri in Giappone e il primo fumettista candidato al premio Strega. Dice, tra l’altro, Caterina Marietti: “Riceviamo cinque o sei progetti originali al giorno e il 40% della nostra produzione è di autori italiani. Il mondo del fumetto è in costante evoluzione, gode di buona salute. Fino a pochi anni fa trovare un romanzo grafico in libreria era un’impresa. I titoli, considerati figli di un dio minore, occupavano angolini scomodi. Oggi è tutto il contrario: i fumetti hanno gli angoli più in vista, accolgono i clienti con la forza delle copertine, dei colori, della grafica”.
Giustizia è fatta
Raffaella Calandra è stata portavoce e capo ufficio stampa dell’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia; a Prima racconta come informazione e comunicazione abbiano avuto un ruolo centrale nell’attività del Ministero, accompagnando l’impegno della ministra “nel trovare la giusta mediazione sui diversi contenuti della riforma”. In appena 18-20 mesi la ministra Cartabia (citata tra le donne esempio di coraggio dalla premier Giorgia Meloni) ha realizzato il più grande piano della giustizia degli ultimi governi, nonostante un contesto politico non facile.

A diffondere gli atti e le decisioni ha provveduto direttamente il ministero, attraverso la struttura di 13 addetti dell’ufficio stampa, guidati da Calandra, che ha operato come una media company, producendo direttamente materiale testuale e video per il sito e per i social, in particolare Instagram e LinkedIn, quest’ultimo soprattutto per promuovere i diversi concorsi, a cominciare dall’assunzione dei giovani addetti dell’ufficio per il processo.
Il mercato dell’audiovisivo

Per chi è interessato al mondo dell’audiovisivo proponiamo il bilancio (positivo) della ottava edizione del Mia, Mercato internazionale audiovisivo, e tutti i numeri presentati con il rapporto di Apa, l’Associazione dei Produttori Audiovisivi presieduta da Giancarlo Leone, di cui pubblichiamo un estratto (che trovate anche qui su Primaonline).
Le interviste
Molto spazio come al solito alle interviste. Ecco le principali.
Tommaso Cerno, tornato, dopo la parentesi parlamentare, giornalista a tutti gli effetti, ha dato vita a un nuovo quotidiano, L’identità, uscito per la prima volta lo scorso 27 settembre. Ci spiega quali sono le caratteristiche editoriali del suo giornale. E spara a zero sui suoi ex onorevoli colleghi, anche dello stesso partito (molto divertente).
Tommaso Cerno Gaspare Borsellino Marco Alverà
Gaspare Borsellino, fondatore e direttore di Italpress, apre le porte della nuova sede milanese dell’agenzia. “L’apertura di Milano – dice Borsellino – ha come obiettivo quello di aumentare la presenza dell’agenzia nel mondo economico e aziendale”.
Marco Alverà, dopo aver guidato per sei anni Snam, avere pubblicato un libro ‘Zherp-il segreto dell’Acqua’, ha creato una piattaforma per lo sviluppo di energie rinnovabili. E in Germania è stato nominato ad di Tes – Tree Energy solutions. Spiega a Prima: “Sono un imprenditore e realizzo i miei progetti. Ora l’obiettivo è avere una nuova energia a un costo più basso”.
I servizi
Infine, alcuni servizi: il mondo delle telecomunicazioni, con le compagnie che si trovano ad affrontare la stretta alle forniture tecnologiche cinesi e i pagamenti miliardari per l’ultima rata dell’asta per il 5G; Rai Pubblicità che ha deciso di impegnarsi oltre che sui canali pubblici anche sui due editori privati; e come sempre il punto sulle misurazioni degli ascolti, dei dati di Audiweb, dell’ Ads per diffusione dei giornali, con le pagelle dei Trend.
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