Volkswagen si è unita alle aziende che intendono rimuovere i propri annunci da Twitter dopo che il social network è stato acquisito dal miliardario Elon Musk. L’azienda automobilistica tedesca ha citato tra le sue ragioni l’annuncio del social network di riesaminare le regole per la localizzazione di questo tipo di contenuti.
Il gruppo Volkswagen – riporta Adnkronos – attualmente “ha raccomandato ai suoi marchi di sospendere per il momento le loro attività sulla piattaforma”, ha affermato. In ogni caso, ciò non implica uno stop definitivo alla pubblicità.
“Stiamo osservando da vicino la situazione e decideremo in base agli sviluppi”, ha specificato la casa automobilistica. I mesi di avanti e indietro sui piani di acquisizione di Twitter di Musk, così come le sue idee sulla gestione e sul trattamento dei dipendenti, hanno suscitato scalpore.
Musk ha promesso, tra le altre cose, di agire contro account falsi e spam. Ma, d’altra parte, è stato lui stesso a diffondere una teoria del complotto sull’aggressione al marito dello speaker della Camera, Nancy Pelosi. C’è anche resistenza tra gli utenti per i piani di Musk di far pagare gli account verificati.
Gli altri brand
Non solo Volskwagen. Anche altri brand si sono detti preoccupati dalle politiche di moderazione dei contenuti nell’era Musk. Rimanendo nell’automotive, già General Motors aveva dichiarato di voler sospendere la campagna pubblicitaria su Twitter, pur mantenendo attivo il proprio canale. Successivamente, il Wall Street Journal ha riportato come anche la casa automobilistica tedesca Audi ha proceduto col sospendere la pubblicità sulla piattaforma di microblogging. Si aggiungono infine i due colossi dell’alimentare General Mills e Mondelez International (produttore dei biscotti Oreo) e la casa farmaceutica Pfizer.
Alcuni dei meme che girano sui social dopo la decisione di Musk di licenziare in massa i dipendenti di Twitter



La replica di Musk: calo ricavi per pressioni su inserzionisti
Come di consueto, la risposta di Musk è arrivata dal suo account. “Twitter ha avuto un massiccio calo nei ricavi, dovuto ai gruppi di attivisti che fanno pressione sugli inserzionisti, benchè non sia cambiato nulla nella moderazione dei contenuti e nonostante abbiamo fatto il possibile per tranquilizzare gli attivisti”, ha twittato il neo proprietario della piattaforma. Aggiungendo: “stanno tentando di distruggere la liberta’ di parola in America”.