I 40 anni di ‘E.T’, ricordati con una mostra e una proiezione speciale. Lo spettacolo per famiglie al Piccolo Teatro: come parlare di guerra ai bambini. I laboratori nel metaverso del festival di Focus. Prospero e ‘The Tempest’ alla Scala. Bisio e la Incontrada nel nuovo ‘Zelig’. Tanti appuntamenti per spettatori di ogni età.

Tempesta alla Scala
Debutta sabato al Teatro alla Scala, in prima italiana, ‘The Tempest’. L’opera, che riprende ‘La tempesta’ di Shakespeare, era stata presentata per la prima volta al Covent Garden di Londra nel 2004. È opera del compositore inglese Thomas Adès, che sarà anche sul podio a dirigere. L’allestimento è di Robert Lepage, regista già più volte visto sia alla Scala sia al Piccolo Teatro. In scena, un teatro nel teatro, con la sala del Piermarini riprodotta sul palco: un modo anche per affermare la ‘italianità’ di Shakespeare, che non a caso fa di Prospero il Duca di Milano.

Una ‘Favolosa battaglia’ contro la guerra
Da sabato, nella Scatola magica del Teatro Strehler, è di scena ‘La favolosa battaglia dei topi e delle rane‘. Lo spettacolo per famiglie, dalla ‘Batracomiomachia’ greca ripresa anche da Leopardi, è un’occasione per parlare di guerra ai bambini. Ed è anche il primo appuntamento del progetto del Piccolo Teatro ‘Il teatro tiene banco’, curato dall’artista associato Davide Carnevali e realizzato con il sostegno di Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

40 anni extraterrestri
La prima volta che ‘E.T. l’extra-terrestre’ sbarcò nei cinema italiani era il 7 dicembre 1982. A 40 anni di distanza, iniziano i festeggiamenti. Sabato sera, alla Cineteca Milano Arlecchino, ci sarà una proiezione speciale del film con un contributo video di Spielberg. Domenica si inaugura la mostra che la Cineteca di Milano dedica all’alieno dai dolci occhioni, immaginato e costruito da Carlo Rambaldi. Reperti restaurati dall’effettista Leonardo Cruciano, dipinti, gadget d’epoca e locandine, ma anche disegni e fotografie originali restaurati dall’Accademia di Brera: un lungo percorso nella nostalgia.

‘Focus’ sul metaverso
La tre giorni del festival Focus Live 2022, che fino a domenica festeggia anche il 30° anniversario del mensile, ha come tema dell’anno: ‘Orizzonti’. Lo svolge con 100 ospiti e oltre 70 appuntamenti, dove si parla di tecnologia e futuro dal punto di vista della scienza, dell’astronomia, ma anche dell’alimentazione e dello sport. Sabato sera, il ricordo, a 10 anni dalla scomparsa, di Rita Levi Montalcini, unica scienziata italiana premiata con il Nobel. Durante il festival , anche le ‘Metaversal experience’ che permettono di sperimentare virtualmente viaggi spaziali.

‘Costellazioni’ di universi paralleli
Da sabato, al Franco Parenti di Milano, il bello spettacolo di una vita di coppia attraverso una serie di sliding doors. Elena Lietti (appena vista anche al cinema in ‘Siccità’ di Paolo Virzì) e Pietro Micci sono diretti da Rapahel Tobia Vogel. Insieme – parlandosi, scontrandosi, amandosi – interpretano una storia di universi paralleli: tutto quello che poteva succedere e (forse) non è mai successo. Il testo è del giovane drammaturgo inglese Nick Payne

Ritorno a Zelig
Da lunedì, per sei serate, tornano al Teatro Arcimboldi di Milano, Vanessa Incontrada e Claudio Bisio. L’ormai rodatissima coppia tele-teatrale presenta ‘Zelig’, show che arriverà poi il 9 novembre su Canale 5. L’anno scorso lo spettacolo ha festeggirto i 25 anni, con tutti i suoi storici protagonisti. Quest’anno alcuni di loro (da Leonardo Manera ad Ale e Franz) torneranno, ci sarà un ricordo dell’appena scomparso Bruno Arena dei Fichi d’India. E molti nuovi volti comici, compreso un Carlo Amleto che presenta il ‘Tg Zero’.

Claudio dà il bis
Claudio Baglioni riparte da Napoli e dal Teatro San Carlo. Lunedì la prima tappa di ‘Dodici note solo bis’, concerto che toccherà i teatri di tutta Italia. Il tour precedente si è concluso a maggio, dopo “25 mila chilometri in cento giorni, cantando e suonando per sei sere a settimana”, ricorda il cantautore. Che, forte del Premio Tenco alla carriera appena ricevuto, aggiunge: “Sono alla fine di una lunga e fantastica avventura umana e professionale. Ma non termina qui. Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis”.