Ricerca di Toluna in collaborazione con UPA (Utenti Pubblicità Associati) sulla relazione degli italiani con gli influencer.
I temi chiave della ricerca di Toluna:
· Il 60% dei rispondenti segue 2-5 influencer, con picchi di 10 o più soprattutto tra i giovani
· I social network si confermano il canale più utilizzato (81%) dagli italiani per seguirli
· Divulgatori di informazioni (33%) e entertainers (28%), i profili più apprezzati
· La metà degli intervistati ha acquistato prodotti e servizi proposti da influencer, mentre il 47% comprerebbe quelli di un brand creato dall’influencer stesso
· 1 rispondente su 5 dichiara di aver cambiato la propria opinione dopo aver sentito quella di influencer su temi quali il riscaldamento globale, le disuguaglianze e i diritti
· Il 43% dei follower si fida delle informazioni condivise dagli influencer e oltre un terzo si sente da loro compreso
Personaggi di successo, popolari sui social e nei media, talmente influenti da riuscire a orientare i desideri e il pensiero di chi li ascolta e ammira: gli influencer sono oggi richiestissimi dai brand, che sempre più spesso li coinvolgono nelle strategie di marketing per incrementare la propria visibilità. Il loro potenziale sembra quindi enorme – ma è realmente così come appare? Cosa pensano gli italiani degli influencer? Come si rapportano con loro? Davvero queste figure sono in grado di condizionarne le decisioni?
A queste e altre domande risponde la nuova indagine di Toluna, piattaforma di consumer insights, in collaborazione con UPA, associazione che riunisce le più importanti aziende che investono in comunicazione pubblicitaria in Italia. I 1000 intervistati online rappresentativi della popolazione italiana che hanno partecipato alla survey lo scorso settembre sono stati selezionati in base al loro coinvolgimento con il fenomeno: tutti, infatti, hanno saputo dare una definizione di influencer e hanno confermato di seguirne almeno uno.
Dove nasce il “follow”: il ruolo cruciale dei social network
La maggior parte degli intervistati (60%) dichiara di seguire dai 2 ai 5 influencer, ma un quinto ne indica 10 o più. Un picco che si registra in particolare tra i giovanissimi (32% dei partecipanti al di sotto dei 24 anni). Dove e come ha origine, però, il seguito di un influencer?
Il “follow” nasce e continua sui social: il 69% afferma di aver conosciuto il proprio influencer preferito sui social network e l’81% continua ad utilizzare queste piattaforme per rimanere aggiornato sulle sue attività. Ciononostante, è alta la “crossmedialità” che caratterizza questi personaggi: un terzo dei partecipanti ha conosciuto un influencer attraverso altre fonti (come tv, podcast ed eventi sportivi) e 4 su 10 li seguono attualmente anche su altri canali.
Perché si diventa follower: temi e piattaforme
Le piattaforme social, però, non sarebbero solamente luogo di nascita del follow, ma anche una delle ragioni dietro di esso: il social network più utilizzato, infatti, è segnalato dal 34% dei partecipanti come uno dei principali motivi per cui si è iniziato a seguire un influencer. Al primo posto, però, i temi trattati (69%). “La ricerca conferma che i contenuti, la loro qualità, la cura con cui vengono realizzati e gli argomenti che affrontano hanno un peso rilevante nella decisione di seguire un influencer. – commenta Eliza Frascaro, Head of Research Southern Europe & MEA Toluna – Molto più importanti, ad esempio, rispetto a caratteristiche quali la notorietà del personaggio o il numero dei follower”.
I profili più popolari? I divulgatori di informazioni (citati da 1 intervistato su 3, soprattutto dagli uomini) e gli entertainers (28%), apprezzati in particolare dai giovanissimi.
Oltre il prodotto: molto più di un “influencer”
Il 49% dei panelisti dichiara di aver acquistato prodotti e servizi proposti da influencer, mentre il 47% sostiene che comprerebbe quelli di un brand creato dall’influencer stesso. Per i rispondenti gli influencer però non sono solo “product reviewer”, ma anche personalità influenti che permettono di conoscere nuovi brand (76%), stare al passo con le tendenze (62%) e provare cose nuove (62%).
Confermata, quindi, la capacità di influenzare le masse, ma circoscriverla al mero prodotto è oggi più che mai riduttivo. I follower li considerano anche divulgatori di informazioni utili (57%) e fonte d’ispirazione per migliorare il proprio stile di vita (53%). 1 italiano su 5 afferma, persino, di aver cambiato la propria opinione dopo aver sentito quella di influencer su temi quali riscaldamento globale, disuguaglianze e diritti di minoranze e animali.

“In alcuni casi, se vogliamo un po’ estremi ma non banali, si crea una sorta di amicizia, come conferma il 33% degli intervistati. – continua Frascaro – L’influencer è per il 27% qualcuno da imitare, mentre il 29% sostiene che voterebbe il proprio preferito se questo si candidasse in politica. Il rapporto, insomma, va ben oltre il semplice acquisto: tra influencer e follower si crea una vera e propria relazione personale”.
I risultati della ricerca sono stati presentati durante l’evento “Influencer Marketing 2022”.