Jeff Bezos

Anche Amazon licenzia: a rischio 10mila posti di lavoro

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Il gigante dell’eCommerce si allinea al trend di licenziamenti delle altre big tech

Mentre Jeff Bezos annuncia di voler donare in beneficienza la maggior parte dei 124 miliardi di dollari del suo patrimonio, Amazon si prepara a tagliare 10.000 posti di lavoro, in quello che potrebbe essere il maggior taglio nella storia della società. Secondo le indiscrezioni riportate dal New York Times, i tagli potrebbero scattare già in settimana e riguarderebbero in particolare la divisione retail, le risorse umane e il settore dei devices, tra cui l’assistente vocale Alexa.

Il numero totale dei licenziamenti, scrive il Nyt, “rimane fluido”. Ma se dovesse rimanere intorno ai 10.000, rappresenterebbe circa il 3% dei dipendenti ‘coporate’ di Amazon, un po’ meno dell’1% della sua forza lavoro globale di oltre 1,5 milioni di persone, calcolando anche i lavoratori a ore.

Riorganizzazione in corso da mesi

Negli ultimi mesi, Amazon ha già chiuso o ridotto una serie di iniziative, tra cui Amazon Care, il suo servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non è riuscito a raccogliere un numero sufficiente di clienti. Fine corsa anche per Scout, il robot per le consegne a domicilio in formato frigorifero, che impiegava 400 persone, e per Fabric.com, che ha venduto articoli per il cucito per tre decenni.
Da aprile a settembre, l’azienda ha ridotto il numero di dipendenti di quasi 80.000 unità, intervendo principalmente sul personale a ore. A settembre Amazon ha bloccato le assunzioni in diversi team minori. A ottobre ha rinunciato a coprire più di 10.000 posizioni aperte nella sua attività principale di vendita al dettaglio. Due settimane fa, infine, ha congelato le assunzioni in tutto il gruppo, compresa la divisione cloud computing, per i prossimi mesi.

Continua il trend di licenziamenti tra le big tech

Le riduzioni confermerebbero il trend in atto nelle grandi aziende hi tech, dove Twitter e Meta hanno già ridotto il proprio personale di migliaia di unità. Solo dall’inizio dell’anno la Silicon Valley ha tagliato più di 100.000 posti.