Comprare i diritti tv, e non trasmettere la cerimonia d’apertura. E’ la scelta della Bbc che per protesta ha oscurato, trasmettendolo solo in streaming, lo show con cui ieri si sono aperti i Mondiali in Qatar.
Spazio a programmi critici
Al suo posto, prima di trasmettere la partita inaugurale, l’emittente ha dato spazio a un programma che ha rilanciato alcuni dei nodi su cui più volte l’opinione pubblica ha puntato il dito a propostito del Qatar, dal trattamento dei lavoratori migranti e alle problematiche dei diritti umani, cominciando dal tema omosessualità. Ovviamente, senza risparmiare critiche alla Fifa, per la scelta della sede – con annesse accuse di corruzione -, o per l’atteggiamento tenuto.
Una decisione simile è stata presa anche dalla tv privata Itv, mentre l’inviato del Telegraph a Doha, Jim White, ha definito la cerimonia come “la vetrina di un’organizzazione corrotta e ossessionata dal denaro… e di un regime con un approccio medievale ai diritti civili e alla sicurezza dei lavoratori”.
Qatar no, Pechino sì?
La scelta della Bbc ha provocato reazioni. Al Jazeera, nel suo canale inglese, ha dato spazio ai commenti critici degli inglesi. Tra i quali il famoso giornalista Piers Morgan, che ha sostanzialmente tacciato l’emittente di ipocrisia.
“La Bbc non trasmette la cerimonia di Qatar 2022 dopo aver trasmesso quella dei Giochi di Pechino 2022”, ha detto, chiedendosi: “le violazioni dei diritti da parte della Cina valgono meno di quelle del Qatar?”.