Dopo il boom della pandemia, si sgonfia il fenomeno Zoom. L’app per le videochiamate, che proprio durante i primi mesi di Covid ha agevolato i contatti – lavorativi e non – ha visto nel giro di due anni il suo valore in borsa letteralmente crollare, con le azioni che hanno perso il 90% dal picco raggiunto nell’ottobre 2020.
Il dato, ha evidenziato Reuters, dipende dalla fatica di “adattarsi a un mondo post-covid”. Negli ultimi mesi Zoom sta cercando di focalizzarsi principalmente sulle attività aziendali. Ma la concorrenza è alta, dovendo sfidare servizi come Teams, Webe e Slack, legati ai colossi Microsoft, Cisco e Salesforce.
A pesare sono anche i conti, che hanno registrato nel terzo trimestre una crescita del 56% delle spese operative, tra gli investimenti sullo sviluppo e sul marketing.
Secondo gli analisti una strada per tornare velocemente a crescere potrebbe essere quella delle acquisizioni. In alternativa, il percorso di ripresa potrebbe essere molto lungo.