La piattaforma, nata sei mesi fa, è stata creata da Bardin, ex ceo di Waze
Si allunga la lista dei social che si candidano a essere una alternativa a Twitter. Dopo Mastodon, al momento la piattaforma più gettonata tra i delusi dell’era Musk, e Discord, spunta Post.
Cos’è Post
Fondato da Noam Bardin, ex ceo di Waze, l’app per il traffico, Post è nata circa sei mesi fa, nel maggio scorso, e negli ultimi giorni è stata subissata di richieste per attivare account. La lista di attesa, a cui bisogna iscriversi per accedere, al momento conta oltre 130.000 persone secondo i siti americani specializzati in tecnologia.
In termini di funzionalità, sono consentiti post di qualsiasi lunghezza, si può commentare, mettere mi piace, e ci sono contenuti di approfondimento a pagamento. Riguardo la moderazione dei contenuti, punto dolente di molti social, ci sono regole in atto che saranno “applicate rigorosamente con l’aiuto della nostra comunità”.
Riportare i social al divertimento
Post si autopresenta come un “luogo civile per discutere le idee, imparare da esperti, giornalisti, singoli creatori, gli uni dagli altri, conversare liberamente”. Non a caso il claim recita “real paeople, real news, civil conversation”
“Ricordate quando i social media erano divertenti, presentavano grandi idee e persone fantastiche e ti rendevano più intelligente? O quando non ti facevano perdere tempo o arrabbiare o rattristare? Con Post vogliamo riportare indietro a quel tempo”.