Si avvicina la prima di Sant’Ambrogio. E anche questa volta Edison è a fianco della Scala.
Fondatore Sostenitore del Teatro e fornitore di energia elettrica 100% green, l’azienda ha un rapporto di lunga data con la Scala.

Alla presentazione del ‘Boris Godunov’ di Musorgskij con cui quest’anno si inaugura la stagione – con la direzione del maestro Riccardo Chailly e la regia di Kasper Holten – c’era anche l’amministratore delegato Nicola Monti, che ha spiegato come Edison sia presente con due iniziative.
“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per dare un contributo concreto alla costruzione di un presente sostenibile nella nostra città di fondazione e a beneficio di tutta la sua popolazione”, dice Monti

Sostenibilità diffusa
L’iniziativa Edison legata al debutto di Sant’Ambrogio è la partecipazione alla ‘Prima diffusa’, che viene fatta da 11 anni e torna dopo la pausa forzata del Covid, “un progetto di sostenibilità e inclusione importante”.
Come infatti ha ricordato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, “grazie all’alleanza fra istituzioni e partner, possiamo portare la Prima in tantissimi luoghi, con un evento condiviso”.
Dall’1 dicembre ci saranno oltre 60 appuntamenti gratuiti: guide all’ascolto, performance, concerti, conferenze.
Poi, il 7 dicembre, il ‘Boris Godunov’ cantato dal basso russo Ildar Abdrazakov sarà proiettato in diretta in 35 luoghi, dal centro alle periferie della città. Quest’anno, lo si tornerà anche a vedere sul grande schermo all’Ottagono, nella Galleria, dopo una sospensione dovuta alla pandemia.

Edison green
Oltre all’impegno per la Prima, ormai da anni Edison lavora per l’efficientamento energetico di tutto il mondo della Scala, la sala del Piermarini ma anche l’Ansaldo e altri spazi.
Come fornitore unico di energia elettrica 100% green, permette di evitare l’emissione di 2.600 tonnellate di CO2 all’anno (la quantità assorbita da circa 90.000 piante).
Inoltre, è al fianco della Fondazione nel progetto ‘Scala Green’ che promuove il piano di decarbonizzazione e sostenibilità ecologica.

E luce (sostenibile) fu
Dal 2018 a oggi, Edison ha realizzato una serie di interventi tecnici in chiave sempre sostenibile, dal Museo Teatrale alla Scala con il progetto di illuminazione diretto dal light designer Marco Filibeck ai Laboratori della Scala ex- Ansaldo: 20mila metri adibiti ai laboratori scaligeri di scenografia, scultura, falegnameria, sartoria. Gli interventi hanno poi interessato la Sala prove Abanella, utilizzata anche per le registrazioni concertistiche, il foyer, il ridotto delle gallerie e i corridoi di accesso ai palchi.
Infine, Edison ha curato l’ottimizzazione di tutto il sistema di illuminazione della Sala teatrale Piermarini.
E adesso si prepara all’efficientamento del grande lampadario che troneggia sopra la platea.
Una lunga storia
Quasi 140 anni fa, è stata proprio Edison – su iniziativa del suo fondatore e rettore del Politecnico Giuseppe Colombo – a illuminare per la prima volta il Teatro alla Scala con l’energia elettrica generata dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano.
Così, il pubblico assistette alla ‘Gioconda’ di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine, che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas.
