La misura per i dipendenti con reddito inferiore a 35mila euro
Contributo di 1.000 euro ai dipendenti con una retribuzione fino a 35.000 euro. E’ l’iniziativa intrapresa dal Gruppo Mondadori, comunicata nei giorni scorsi con una mail dall’ad dell’editrice, Antonio Porro.
Porro: anno impegnativo
“Sono stati dodici mesi impegnativi ma di grandi soddisfazioni per la nostra azienda e assieme al Presidente Marina Berlusconi abbiamo ritenuto opportuno essere ancora più vicini alle vostre esigenze, in una logica di attenzione al benessere delle nostre persone e anche come segno di ulteriore ringraziamento per i buoni risultati che tutti assieme siamo riusciti a raggiungere”, ha scritto ancora il manager.
Nel suo messaggio Porro ha inoltre aggiunto: “Con il Presidente abbiamo quindi condiviso l’idea di offrirvi questo
supporto concreto, che si aggiunge alle già molteplici attività sul fronte del welfare su cui abbiamo investito in questi anni, per fronteggiare, ha concluso, l’incremento del costo della vita”.
La nota dei sindacati
“I dipendenti del gruppo Mondadori più esposti all’aumento generale dei prezzi potranno disporre di un contributo del valore di mille euro netti, spendibile online in base alle diverse necessita’ personali e familiari. Frutto delle buone relazioni industriali, la misura è volta al sostegno concreto delle persone nel complesso quadro macroeconomico
attuale.
Nello specifico, il suddetto contributo sarà erogato alle lavoratrici e ai lavoratori che percepiscono una retribuzione
annua non superiore a 35 mila euro lordi, come stabilito dal lavoro congiunto dell’azienda e delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil”.
“Il benessere delle persone passa anche attraverso la definizione di buone prassi. Con questa iniziativa il Gruppo
Mondadori conferma il percorso iniziato già da tempo e che ha portato, tra i diversi risultati, alla definizione di accordi
sul welfare e sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Auspichiamo che tale misura possa essere attuata anche da altre aziende del settore, come sollecitato dalle segreterie nazionali”.