Il Giornale, il Cdr su cessione: garantire posti di lavoro e competenze

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Con una nota pubblicata sul quotidiano del 15 dicembre, il Cdr del Giornale è intervenuto sulle indiscrezioni di stampa relative alla possibile cessione della testata agli Angelucci.
Dopo un incontro con l’azienda, i giornalisti hanno preso atto “della trattativa avanzata”, ricordando di aver “affrontato a partire dal 2019, enormi sacrifici”.
Da qui l’invito agli azionisti “attuali e storici” – ed esteso a “qualunque eventuale futuro acquirente” – a “garantire, con responsabilità, la tutela dei posti di lavoro e delle competenze di una redazione che ha già visto assottigliarsi pesantemente l’organico”.

Il testo

I giornalisti del Giornale, in seguito alle indiscrezioni di stampa e a un incontro con i vertici aziendali, “prendono atto della trattativa avanzata per la cessione della società e della testata e ricordando all’attuale proprietà che i redattori hanno affrontato, a partire dal 2019, enormi sacrifici – in forma di contratti di solidarietà, cassa integrazione, prepensionamenti e incentivi all’uscita – pur continuando a fornire al lettore un’informazione costante, il più possibile puntuale e sempre sostenuta da quello spirito liberale e libertario che contraddistingue la nostra testata, che si fa vanto di essere da sempre fuori dal coro”.

“I giornalisti, che hanno ben chiaro che i cambi di assetto azionario nell’informazione sono fisiologici, chiedono però agli attuali e storici azionisti (la Pbf di Paolo Berlusconi e la Mondadori) di garantire, con responsabilità, la tutela dei posti di lavoro e delle competenze di una redazione che ha già visto assottigliarsi pesantemente l’organico (sceso da 80 a 51 redattori solo negli ultimi 4 anni) e che ha sempre contribuito a sanare le difficoltà economiche della testata”

“Esistono tanti modi per garantire l’organico in qualunque passaggio di proprietà. Eguale impegno si sente di chiedere a qualunque eventuale futuro acquirente, perché i giornalisti del Giornale meritano di continuare ad avere un editore vero. Fiduciosi di poter continuare il nostro servizio ai lettori che, nonostante i tempi, restano numerosi e appassionati”.