Giovedì 22 e venerdì 23 dicembre Il Corriere della Sera non sarà in edicola. Lo riporta Professione Reporter, segnalando che l’assemblea di redazione del giornale ha indetto a maggioranza (159 sì, 13 no e due astenuti) uno sciopero di due giorni del pacchetto di cinque già consegnato al Cdr.
Alla base della protesta il rifiuto dell’Azienda di riconoscere un premio di risultato alla redazione. Un tema che era già stato al centro di un un comunicato – al quale era seguita anche la replica dell’editore – , diffuso la scorsa settimana, all’indomani dei festeggiamenti per i 500mila abbonati digitali racconti dal giornale.
Nel corso delle trattative, si legge ancora su Professione Reporter, l’Azienda ha avanzato la richiesta di ritoccare in negativo alcuni dei benefit. L’editore Cairo e il Direttore Fontana hanno appena festeggiato con i quadri alti del giornale il raggiungimento dei 500mila abbonamenti.
Sullo smart working invece l’accordo con la Direzione sarebbe questo: venti per cento di lavoro da casa per tutti e venticinque per cento per i più fragili.
Il Direttore Fontana annuncerà presto anche una riorganizzazione che prevede il 40 per cento della redazione di turno al mattino, per le esigenze dell’online.
Il Cdr, si conclude, ritiene opportuno riattivare da subito lo stato di agitazione, rispettando in maniera rigorosa gli orari di lavoro previsti dal Contratto nazionale e astenendosi da prestazioni accessorie non retribuite.