L’aria che tira sui giornali. Il virus incombe anche per la destra

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Giorgia Meloni è ora alle prese con un Covid bis, che si riverbera dalla Cina, e che potrebbe suo malgrado, sconvolgere i piani di una destra che più morbida di così non avrebbe forse potuto essere. Con un problema non da poco subito da smussare, perché non erano state proprio le sue legioni di elettori a chiedere che i medici no vax potessero tornare indenni in corsia?
E dire che tutto o quasi tutto era andato fino ad ora liscio, con una “manovra” fulmine che aveva steso la fragile opposizione, e la messa in riga delle ONG e del loro snodato traffico di emigranti.
E passi che Repubblica dedichi la prima pagina ad un virus che “piomba sul governo no vax”, che La Stampa parli di “sindrome cinese” e l’amico Libero se la prenda “con i cinesi infetti” perché ora – e la destra farà bene ad incrociare le dita – c’è il serio rischio che gli elettori se la prendano con lo “Speranza” di turno che non riuscirà a bloccare contagi che, negli ultimi tre anni, avevano già fatto nel mondo 250 milioni di vittime.
Ma sì, titola La verità di Maurizio Belpietro, quotidiano di destra quasi centro, che sta facendo molto comodo al governo, che “la paura” del Covid fa novanta e sottovalutarla non è proprio possibile.

Ma ecco, destra o non destra, che ritorna l’incubo delle mascherine e, speriamo di no, anche di vittime da cremare nei forni dei cimiteri. Per fine anno nessuno si aspettava un regalo del genere.