Adolfo Urso (foto LaPresse)

Urso: nelle tlc scendono ricavi e aumenta traffico, sosteniamo rete nazionale, Open Fiber in grave ritardo…

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Tlc: Urso, ‘scendono ricavi e aumenta traffico’

”Il settore delle telecomunicazioni registra ricavi in flessione in tutta Europa con un ribasso dei prezzi fino al 30% in Italia, mentre cresce in maniera imponente il traffico”. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, lo sottolinea in occasione di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera.

”Il confronto con tutti gli operatori al telecomunicazioni continua in modo franco e cordiale, confermato positivamente dai mercati che nell’ultimo mese hanno premiato il titolo di Telecom Italia con un aumento del 18% e un aumento di capitalizzazione pari circa a 1 miliardo”.

”Il governo intende sostenere la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che consenta al Paese di realizzare al più presto gli obiettivi che si è prefisso un sistema ad alta competitività internazionale, salvaguardando i livelli occupazionali”.

”In Italia ci sono cinque operatori nel settore delle telecomunicazioni rispetto ai tre degli Stati Uniti. Questo evidenzia un cambio di passo nella politica industriale delle telecomunicazioni in Europa e quindi in Italia per consentire uno sviluppo significativo del sistema a supporto della transizione digitale”.

”Grave ritardo di attuazione del progetto per le aree bianche da parte del concessionario Open Fiber. Il piano originale prevedeva la chiusura del lavoro delle tre gare tra giugno 2020 e aprile 2022. In quattro anni Open Fiber ha presentato quattro diversi piani di avanzamento, il cui ultimo prevede il completamento in dodici Regioni entro il 2023 e delle rimanenti entro la maetà del 2024. Tutto ciò a causa di una iniziale sottovalutazione del tema dei permessi, di errate politiche industriali nella quantificazione delle offerte e nel relaztivo avvio dei lavori”.

”Il lavoro a distanza è stato fatto in poche settimane per necessità sotto la spinta della pandemia di Covid 19. Alcuni interventi sono stati fatti sotto la spinta dell’urgenza e dobbiamo metterli più a sistema. E’ stato un salto della storia e ora dobbiamo recuperare i nostri divari”.