Calcio industria da 750 miliardi
Giornata di assemblea per gli azionisti della Juventus, con l’elezione del nuovo Cda. “Oggi si chiude un capitolo della Juventus durato quadi 13 anni che oggi facciamo fatica a leggere. Non posso nascondere l’emozione”, ha esordito Andrea Agnelli, nel suo ultimo giorno da presidente.

Calcio, intrattenimento e riforme
“Il mio lavoro è stato quello di cercare di comprendere il contesto, indicare la direzione strategica della società”, ha detto, definendo il calcio una “parte dell’industria dell’intrattenimento”, e “un’industria di 750 miliardi”.
Nello specifico, in Europa il fatturato del Calcio è di 55 miliardi e occupa 700 mila persone.
“Credo tuttora che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per affrontare il futuro”. “Senza riforme rischieremo una continua, costante, inesorabile decrescita del calcio a favore della Premiere League che, nel giro di pochi anni, attrarrà tutto il talento del calcio europeo marginalizzando tutte le altre leghe”, ha aggiunto, tirando in mezzo il progetto della SuperLega, annunciato nell’aprile 2021 e la sua decisione di lasciare la presidenza dell’Eca e i ruoli in Uefa e Figc.
“I regolatorio attuali non hanno nessuna voglia di ascoltare i problemi dell’industria preferendo mantenere la loro posizione di privilegio. L’auspicio è la Corte di Giustizia Europea, che è chiamata ad esprimersi sulla posizione di monopolio della Uefa, riconosca lo sport professionistico ad alto livello come un’industria. Auspico che questa sentenza possa aprire la strada a una gestione diversa dello sport internazionale”.
Agnelli ha ringraziato il Barcellona e il Real Madrid che “con la Juventus hanno avuto il coraggio di andare incontro alle sanzioni minacciate dalla Uefa. Saremmo stati sanzionati perché ci saremmo trovati in una stanza senza essere preautorizzati dalla Uefa a immaginare un futuro migliore per il calcio”.

Passo indietro da Exor e Stellantis
Per Agnelli, inevitabile un riferimento al suo futuro, anche alla luce delle inchieste che stanno coinvolgendo il club bianconero e che a fine novembre hanno portato alle dimissioni del cda.
“Faccio un passo indietro, lascerò il consiglio di tutte le società quotate. E’ una mia decisione personale, che ho preso d’accordo con John, con cui il rapporto rimane strettissimo, AjaY Banga e Tavares. E’ la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca”.
Agnelli dunque lascerà Exor e Stelllantis, ma resterà, invece, nel cda della Giovanni Agnelli B.V., holding che detiene la maggioranza di Exor.
“Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è, al termine di questa assemblea, di voltare pagina per poter ripartire con entusiasmo e passione, naturalmente dopo qualche giorno di vacanza. Con le assemblee delle società quotate, a cui partecipo come consigliere, farò un passo indietro”, ha spiegato.
“E’ stata una mia richiesta, è la mia volontà dopo un periodo così intenso, di poter affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte. Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei. Mia moglie e i miei bambini sono stati la parte fondamentale sulla quale mi sono appoggiato” ha concluso.

Il nuovo board del club
Nel nuovo consiglio eletto ci sono cinque componenti, in carica per tre esercizi fino all’assemblea che approverà il bilancio al 2025. Del nuovo consiglio fanno parte – su indicazione di Exor, la holding che controlla la società bianconera – Gianluca Ferrero, indicato come presidente, Maurizio Scanavino, attuale direttore generale che assume la carica di amministratore delegato, Laura Cappiello, Diego Pistone e Fioranna Vittoria Negri.
Ferrero: al lavoro per Juve all’altezza della sua storia
“Lavoreremo per costruire per la Juventus un futuro all’altezza del suo passato glorioso, di 125 anni, che ha fatto di questa società una gloria sportiva, la più forte società di calcio italiano”, il primo commento di Gianluca Ferrero da presidente.
“Un primo pensiero va ai tifosi della squadra, che sono sempre stati la sua forza e il suo cuore. Ho avuto modo di parlarci e li ho trovati smarriti, dubbiosi, timorosi, preoccupati del futuro di questa nostra società e qui proprio per loro voglio essere molto chiaro”, ha detto Ferrero, che non ha mancato di ringraziare Agnelli.
Difesa in tutte le sedi
“Nei prossimi mesi ci aspettano delle sfide per le quali riteniamo di avere l’esperienza, la competenza e la determinazione per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, pensale, sportiva e civile”, ha spiegato ancora.
“Lo faremo con determinazione, rigore, ma anche pacatezza. Abbiamo sempre rispettato e sempre rispetteremo tutti coloro che saranno chiamati a giudicarci, ma quello che vogliamo è uguale rispetto per noi, per la società e per la squadra per poter discutere con serietà e rigore nelle sedi competenti”.

Chi è Maurizio Scanavino, ad della Juventus
Nato nel 1973 a Torino e tifoso granata, è un uomo di fiducia di Elkann fin dai tempi dell’università. Maurizio Scanavino è il nuovo ad della Juventus. Lo ha deciso il presidente di Exor John Elkann subito dopo le dimissioni del Cda presieduto da suo cugino, Andrea Agnelli.
Scanavino, nato nel 1973 a Torino e tifoso granata, è da sempre uomo fidato di Elkann fin dai tempi dell’università – il Politecnico di Torino – quando condivisero la stessa stanza in un collegio.
Entrato nel 2004 nel gruppo Fiat Scanavino si è occupato di marketing e brand promotion fino ad approdare a Itedi, l’allora editrice de La Stampa, il giornale della famiglia Agnelli. Dopo che il gruppo Exor ha acquisito l’editoriale L’Espresso, dando vita al Gruppo Editoriale Gedi, Scanavino ne è diventato amministratore delegato.

Chi è Gianluca Ferrero
Nato a Torino nel 1963, Gianluca Ferrero è un uomo di fiducia di John Elkann e anche di Allegra Agnelli (la mamma di Andrea). Laureato in Economia e Commercio nel 1988; dal 1989 è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e dal 1995 è iscritto al Registro dei Revisori Legali ed è Consulente Tecnico del Giudice presso il medesimo Tribunale. Tra le cariche che ricopre ci sono quella di Presidente del collegio sindacale di Fincantieri., Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property., P. Fiduciaria, Emilio Lavazza Sapa, Gedi Gruppo Editoriale, Nuo e Lifenet. Sindaco effettivo in Fenera Holding, è anche vicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca del Piemonte e componente del consiglio di amministrazione di Italia Independent Group, di Lol srl e di Pygar srl. E’ anche tesoriere della Fondazione di Candiolo per la ricerca sul cancro.