Gabriele Gravina (Foto ANSA)

Supercoppa, Gravina: giocare in Italia sarebbe ideale. Ma servono risorse

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“La Supercoppa italiana di nuovo all’Olimpico o a San Siro in futuro? Sarebbe l’ideale”. A dirlo il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a poche ore dall’inizio del match tra Inter e Milan, che, da Riad, assegna il primo trofeo dell’anno.

Risorse alternative

“Il calcio dovrebbe avere risorse alternative a queste modalità – come giocare in Arabia Saudita -, ma la tensione finanziaria porta a strade per aumentare il valore del prodotto”, ha spiegato.
“Purtroppo il calcio, per valorizzare la propria dimensione industriale, si lega a Paesi che garantiscono profitti. Questo vale per il Mondiale, per la Supercoppa e per altri eventi”.

Solo 400 italiani

“So che oggi a Riad su 58 mila spettatori solo 400 saranno italiani”, ha continuato Gravina, senza nascondere un po’ di amarezza. “Questo mi rattrista, ma è legato alla difficoltà economica del calcio italiano. L’auspicio è trovare un momento di equilibrio economico per coltivare il calcio sul nostro territorio”.

La replica di Casini

Alle parole del numero uno della Figc ha replicato subito il presidente della Serie A, Lorenzo Casini. “Faccio fatica a capire: qual è la novità? Su 35 edizioni, inclusa questa, per 12 volte la finale di Supercoppa si è giocata all’estero. Si è iniziato nel 1993 negli USA; negli anni si è andati in Libia, Cina, ancora Usa, Qatar e dal 2018 in Arabia Saudita”.

“Esportare i propri eventi all’estero, ha continuato, è una scelta fatta anche dalla Liga spagnola e, in altri sport, dall’Nba, per promuovere in tutto il mondo la propria eccellenza. Non trovo nulla di triste in questo; siamo anzi molto soddisfatti dell’entusiasmo con cui le squadre sono sempre accolte all’estero e sono perciò molto sorpreso da alcuni commenti che ho letto”.

A rattristare, ha aggiunto, è “non aver visto l’Italia ai mondiali in Qatar”. “E siamo tutti dispiaciuti che la Federazione oggi non sia qui a Riad con noi, il giorno in cui viene assegnato il primo trofeo calcistico della stagione. Ringrazio il Presidente Matarrese, membro onorario della FIGC, per essere venuto. Spero vivamente – la conclusione – che i prossimi giorni siano dedicati davvero a riformare il calcio italiano. La Serie A ha lavorato sodo in questi mesi, abbiamo il nostro pacchetto di proposte condivise anche con la Serie B e ci aspettiamo molto”.