Parte Sallo, app di videonews facili e di qualità per chi scopre l’informazione

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“Non lo sai, Sallo” è il divertente claim dell’app disponibile da poco su tutti gli store digitali. Si tratta di un servizio di video news da godere sullo smartphone in modo veloce e divertente. Un flusso di notizie brevi che affrontano vari temi, ovviamente le top news fresche di giornata ma anche animali, arte, auto e motori, beauty, cinema, fashion, food, gaming, green, musica, salute, scienza, serie tv, sport, tech, viaggi e tanto altro.

L’iniziativa – che fa capo a Alessandro Vento (azionista di maggioranza), Mario Parroco e altri quattro manager e imprenditori dei media – punta a sfornare grandi quantità di video notizie con qualità garantita da una redazione di giornalisti e in modalità facilmente fruibile anche da chi ha poca confidenza con il mondo delle notizie. Ossia, un vastissimo bacino di potenziali fruitori comporto da un target maturo, tra i 30 e i 60 anni.

Si parte da circa un centinaio di notizie al giorno – per crescere con l’ampliarsi delle aree tematiche previsto in un secondo step – prodotte da una redazione di una decina di giornalisti che lavorano nella sede di Palermo, una serie di collaboratori e videomakers, guidati da un ticket di qualità come il direttore Giuseppe Smorto e il vice Massimo Razzi, entrambi ex Repubblica.it (e Kataweb prima ancora).

Il modello di business iniziale dell’app Sallo è l’advertising. Le videonews si presentano in modo molto simile a TikTok e Instagram con uno scroll verticale dove passa anche la pubblicità che può essere immediatamente saltata, senza quindi imporne la visione prima di riprendere lo scorrimento.

Alessandro Vento

Vento e i suoi soci hanno appena lanciato una massiccia campagna di brand awarness per far conoscere l’app. Campagna presente outdoor nelle principali stazioni di bus e treni delle principali città e sui principali canali digitali e social.

Gli obiettivi in termini di utenti fruitori, di download e di raccolta pubblicitaria sono in fase di definizione. Per avere un quadro più preciso, dicono, bisogna aspettare almeno i primi risultati del lancio varato un paio di giorni fa.