Nella squadra del Papa anche atleti ucraini e fuggiti da guerre Africa
“Che senso ha tenere i bilanci economici in regola (così come deve essere!), esporre un medagliere ‘ricco’, ma non fare di tutto per essere a posto, in coscienza, con il bilancio inclusivo e solidale della vita, anche attraverso lo sport?”.
È una visione sportiva rivoluzionaria – secondo le indicazioni di Papa Francesco – a caratterizzare Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede. Per raccontare e condividere attività, incontri e progetti è stato appena pubblicato il “Bilancio inclusivo e solidale 2022” (Tipografia Vaticana, pagine 56) proprio per testimoniare – fa presente la “squadra del Papa” – che nello sport non possono essere in ballo “solo” prestazioni agonistiche e “la conta di soldi”.
Ecco che nel “medagliere 2022” di Athletica Vaticana non ci sono, anzitutto, il bronzo ai Campionati di atletica dei Piccoli Stati d’Europa a Malta e le partecipazioni, davvero storiche, ai Giochi del Mediterraneo in Algeria e ai Mondiali di ciclismo in Australia. E, allora, ecco le staffette solidali che, nel Meeting “We Run Together”, hanno visto insieme persone carcerate, con disabilità anche intellettiva e migranti con diplomatici e campioni dell’atletica; le pedalate con ciclisti non vedenti e in handbike; l’inclusione, non a chiacchiere, delle persone più fragili attraverso diversi sport; gli incontri negli ospedali e in particolare nel Centro per le cure palliative pediatriche del Bambino Gesù a Passoscuro; il servizio sportivo nelle frontiere dell’accoglienza con l’Elemosineria Apostolica, il Dispensario pediatrico Santa Marta, l’Istituto Serafico di Assisi e la Comunità di Sant’Egidio, fino all’abbraccio con la comunità aborigena australiana vittima di ingiustizia e all’accoglienza di atleti ucraini e di giovani scappati dalle “guerre dimenticate” dell’Africa.
Alla domanda “cos’è e perché Athletica Vaticana?” ha risposto personalmente Papa Francesco il 29 maggio 2021, ricevendo in udienza privata la delegazione dei “suoi” atleti in partenza per San Marino, per la prima partecipazione a una competizione ufficiale: i Campionati di atletica dei Piccoli Stati d’Europa. Ha affermato il Pontefice in quella occasione: “Qualcuno potrebbe domandare perché in Vaticano c’è questa associazione sportiva ufficiale, non ci si dovrebbe occupare solo di teologia? A chi dice questo, rispondiamo che la Chiesa ha a cuore tutto ciò che riguarda l’uomo, come lo sport”. Rilanciando poi, in particolare in occasione dei Giochi del Mediterraneo in Algeria, il 3 luglio 2022, Athletica Vaticana come “ambasciatore del Papa”, perché “testimonia concretamente, sulle strade e in mezzo alla gente, il volto solidale dello sport, accogliendo al suo interno anche giovani migranti e persone con disabilità”. Con l’hashtag #avfuorilemura, l’obiettivo dell’Associazione vaticana per il 2023 è migliorare il bilancio inclusivo e solidale tra le donne e gli uomini, soprattutto se più fragili, attraverso il team paralimpico, l’atletica leggera, il ciclismo, il padel, il cricket, il taekwondo, presto anche la scherma e il basket e anche il calcio, all’occorrenza.