Il titolo di Alphabet, società a cui fa capo Google, perde a Wall Street oltre l’8% ed è tra i peggiori S&P 500. Il motivo – scrive Alessia Conzonato sul Corriere.it – è l’evento organizzato dalla controllata per promuovere Bard, il suo chatbot basato sull’intelligenza artificiale che nelle intenzioni dei manager di Big G dovrebbe fare concorrenza a ChatGpt, il prototipo sviluppato da OpenAI, e a Bing, il motore di ricerca di Microsoft (la cui nuova versione interamente basata sull’intelligenza artificiale).

Durante la presentazione della nuova intelligenza artificiale, analisti e investitori hanno nutrito più di un dubbio sulle capacità del nuovo chatbot di Google, tanto da far andare in fumo 100 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato in pochi minuti. Dubbi scaturiti durante la presentazione ufficiale della nuova tecnologia, trasmessa live streaming da Parigi, dove Bard avrebbe fornito una risposta errata a una domanda in merito alle nuove scoperte del telescopio James Webb (strumento spaziale della Nasa che ha individuato un asteroide delle dimensioni del Colosseo). Bard ha risposto in modo «inaccurato» dicendo che il telescopio aveva scattato la prima foto di un pianeta fuori dal sistema solare. La prima foto di un pianeta fuori dalla Via Lattes è stata in realtà scattata dal telescopio Very Large nel 2004. È stato poi mostrato come utilizzare il chatbot per conoscere i pro e i contro dell’acquisto di un’auto elettrica, o per pianificare un viaggio nel nord della California, ma ormai la frittata era fatta e l’errore apparso evidente.
Un chatbot è un software che permette di agli utenti di dialogare in maniera naturale con il motore di ricerca simulando ed elaborando conversazioni umane (scritte o parlate). Microsoft, oltre all’aggiornamento del suo motore di ricerca Bing, ha investito circa 10 miliardi di dollari direttamente in OpenAI e nella sua creazione di ChatGpt. Sembra, quindi, accelerare la corsa all’intelligenza artificiale tra i colossi della Silicon Valley. Sul lancio di Bard, il ceo di Google e Alphabet ha detto che «uniremo i feedback esterni con i nostri test interni per assicurarci che le risposte di Bard siano di qualità, sicure e fondate sul mondo reale»