Federgolf invita gli italiani sul green. L’11 febbraio, a Roma e Milano – rispettivamente a Villa Borghese e in Piazza Duomo – si terrà l’evento “Golf in piazza”, un’iniziativa pensata per avvicinare preventivamente gli italiani al golf in vista della prossima edizione della Ryder Cup. Il torneo biennale – che vedrà affrontarsi le selezioni statunitense ed europea – si svolgerà a Roma dal 25 settembre al 1 ottobre 2023. Tra i partner dell’evento – patrocinato dai Comuni delle due città – i ministri del Turismo, Affari Esteri, Sport e Giovani, l’Agenzia Nazionale del Turismo e il Comitato Expo Roma 2030. Non è la prima iniziativa pensata per portare avanti la campagna di promozione del torneo. Già nel 2019, Federgolf e Progetto Ryder Cup avevano battuto un primo colpo con “Golf4Autism”, una giornata dedicata ai giocatori autistici e che è stata voluta per ricordare il carattere inclusivo della disciplina.
Costi e ricavi della Ryder Cup
Riusciranno gli italiani ad appassionarsi al golf? A giudicare dall’investimento di 160 mln, 60 dei quali stanziati dal governo e 50 da Regione Lazio, si direbbe che Federazione e Progetto Ryder Cup siano sicuri di poter far scoccare la scintilla tra gli italiani e uno sport finora praticato da una stretta cerchia di appassionati – considerati i soli praticanti circa 92 mila a dicembre 2021 – . Ma a quanto ammonterà il ritorno economico di questa passione? Il direttore generale del Progetto Gian Paolo Montali, stima che la Ryder Cup frutterà tra i 600 mln e 1 mld di euro.
A creare le condizioni per il più sincero ottimismo, sarebbero gli oltre 240 mila biglietti venduti e i circa 800 mln di spettatori che ci si aspetta si connettano da tutto il mondo. Inoltre, Montali si è detto sicuro che l’edizione romana del torneo aprirà le porte al turismo golfistico anche in Italia. E ancora, che avrà un impatto a lungo termine sul territorio, come nel caso dei lavori di adeguamento su Roma Est che “cambieranno per sempre la vita delle persone”.