Fenomeno ‘Mare fuori’. Su Raiplay boom di visualizzazioni: 12 milioni in un giorno

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Circa 12 milioni di visualizzazioni per un totale di 5,7 milioni di ore viste: sono i numeri record che la serie ‘Mare fuori’ ha ottenuto su RaiPlay nella sola giornata di ieri, 13 febbraio, nella quale, a mezzanotte, sono stati pubblicati i 6 episodi che completano la terza stagione.

Una nota del gruppo informa che si tratta di un consumo – da parte di una platea composta per il 45% dagli under 25 – che non si è mai fermato, con numerosissimi accessi subito dopo la pubblicazione, volumi molto sostenuti per tutto il giorno e un picco registrato alle 21. Il 13 febbraio 2023 diventa così la giornata record per il tempo speso nella fruizione di contenuti digitali su tutto il perimetro Auditel, con una quota Rai che – sul consumo on demand – vale oltre l’83% del totale.

L’ottavo episodio della terza stagione, in particolare, è il più visto nella storia del progetto Auditel per i contenuti Video On Demand, e gli episodi 7 e 8 hanno superato il record già raggiunto dal primo episodio della serie. Risultati che vanno ad aggiungersi a quelli ottenuti dai primi 6 episodi, pubblicati in esclusiva assoluta su RaiPlay il 1° febbraio: complessivamente le tre stagioni integralmente disponibili hanno raggiunto il record di 54 milioni di visualizzazioni e quasi 23 milioni di ore di fruizione.

Maria Pia Ammirati
Maria Pia Ammirati

‘Serie contemporanea, innovativa e provocatoria’

“Il grande successo su RaiPlay, conferma che “Mare fuori” è stata un’operazione particolarmente significativa nell’ambito delle scelte e del lavoro editoriale di RaiFiction: una serie calata nella contemporaneità, innovativa e provocatoria”. Così la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, commenta i numeri record fatti registrare su RaiPlay dai sei nuovi episodi della serie ‘Mare fuori’.

“Nel rifiuto di ogni stereotipo anche in un ambiente estremo come quello di un istituto di pena minorile – prosegue Ammirati – la serie rappresenta senza conformismi la ricchezza contraddittoria dell’adolescenza, lasciando aperta la via alla speranza e alla presa di coscienza. Ne siamo orgogliosi, anche per il modo in cui tutto questo viene raccontato e che non a caso ha colpito il pubblico più giovane”.