Il lavoro domestico al centro del primo progetto Family (Net)work di Censis

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È stato presentato a Roma il primo paper dal titolo “Il lavoro domestico” realizzato dal Censis nell’ambito del nuovo progetto editoriale Family (Net)work: un laboratorio con dati, analisi, approfondimenti su temi quali casa, famiglia, lavoro domestico. L’evento si è tenuto presso Palazzo Ferrajoli, alla presenza di Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, Andrea Toma, responsabile dell’area Economia, Lavoro e Territorio del Censis, e discusso da Andrea Zini, Presidente di Assindatcolf, Aude Boisseuil, Delegato Generale Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), Ester Dini, responsabile Ufficio Studi Consulenti del Lavoro, Luca Di Sciullo, Presidente del Centro Studi e Ricerche Idos, Alessandro Lupi, Vicepresidente Assindatcolf, e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis.

L’iniziativa editoriale consente di approfondire temi legati alla famiglia, al lavoro, alla disabilità, e alle politiche che si intrecciano con questi comparti, comprese quelle migratorie. Secondo la ricerca condotta dal Censis, con l’aumento dell’inflazione, che dal gennaio 2023 ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, il costo per la gestione degli anziani e dei non autosufficienti rischia di diventare insostenibile. In Italia sei famiglie su dieci dichiarano insostenibile o solo parzialmente sostenibile la spesa per la badante. Le famiglie chiedono incentivi alle assunzioni per ridurne il costo, preferendo una prestazione universale dedicata alla non autosufficienza maggiorata in caso di personale regolarmente assunto.

“Il tema della disabilità tocca tutti. Non possiamo più pensare che la fragilità sia competenza solo di una persona o della sua famiglia: è un impegno che prende tutta la comunità”, ha ricordato Alessandra Locatelli, Ministro per la Disabilità, nel suo intervento. “Ci siamo resi tutti conto durante la pandemia che, da soli, non si va da nessuna parte: per questo occorre non solo migliorare l’attenzione ai servizi, ma anche la sostenibilità economica dei servizi. È bene, in questo senso, collaborare tra istituzioni e, perché no, privati. Questo tri-nomio composto da istituzioni, terzo settore e privati è fondamentale per dare uno sguardo al futuro e al nostro obiettivo comune”. Due dei cinque progetti attuativi del PNRR dovranno essere portati a pieno compimento entro il 2024, ha spiegato il Ministro: “Stiamo lavorando con prospettive rivoluzionarie in questo senso sull’accertamento della disabilità e sui progetti di vita. In più il PNRR prevede l’istituzione del garante nazionale per la disabilità, la piena accessibilità agli edifici pubblici e un tavolo di ragionamento sui LEPS” (i livelli essenziali di prestazione). Locatelli ha invitato i rappresentati delle associazioni presenti ad un incontro al Ministero per ragionare insieme sui dati e le proposte presentati durante la giornata.

Lo studio del Censis affronta anche temi più generali, dall’invecchiamento della popolazione alle prestazioni irregolari nel lavoro domestico. In Italia, secondo i dati del Censis, l’età media passerà dagli attuali 45,9 anni a 49,6 anni nel 2040, fino a superare i 50 anni dopo il 2050. Sono poco più di 14 milioni, oggi, le persone con almeno 65 anni e circa 3 milioni le persone con gravi limitazioni nelle attività svolte abitualmente. Nel 2020, inoltre, il lavoro domestico ha registrato un tasso di irregolarità pari al 54%.

“Servono aiuti concreti che rendano sostenibile la spesa e, allo stesso tempo, facciano emergere il lavoro irregolare” ha dichiarato Andrea Zini, presidente di Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico). “Alla soluzione di queste criticità si confida possano rispondere alcuni provvedimenti presi di recente come il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, il Family Act ma, soprattutto, il disegno di legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, attualmente all’esame del Parlamento”.

L’iniziativa è promossa dal Censis e da Assindatcolf in partnership con Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), Fondazione Studi Consulenti del Lavforo e Centro Studi e Ricerche Idos.