Elon Musk (foto Ansa)

Musk torna l’uomo più ricco al mondo. E studia come sfidare ChatGpt

Condividi

Intanto nuova ondata di tagli a Twitter, con altri 200 licenziamenti

Dopo mesi di difficoltà per l’acquisto di Twitter e l’andamento in borsa di Tesla, Elon Musk si riprende lo scettro di uomo più ricco al mondo ri-sorpassando Bernard Arnault. Secondo il Bloomberg Billionaires Index la ricchezza dell’imprenditore, alla chiusura di Wall Street, era di 187,1 miliardi di dollari, con Arnault fermo a 185,3 miliardi.

Il miliardario si era affacciato al 2023 con ‘soli’ 137 miliardi dopo aver perso 200 miliardi nel 2022 con l’acquisizione di Twitter e i timori degli investitori sulla tenuta di Tesla per la crescente concorrenza.

Nuovi tagli a Twitter

Musk ha ammesso di recente che avrà probabilmente bisogno di altro tempo per stabilizzare il social, forse fino alla fine dell’anno. Solo allora passerà il testimone a un nuovo amministratore delegato.
Intanto, secondo quanto segnalato da New York Times, al social sono stati licenziati altri 200 dipendenti, pari al 10% dei 2000 rimasti. Prima del suo arrivo lo scorso ottobre al social lavoravano circa 7.500 persone.
I licenziamenti hanno riguardato doversi figure professionali che finora erano state risparmiate tra le quali ‘product manager’, analisti e ingegneri che assicurano il funzionamento del social media.

Sfida a ChatGpt

L’impegno per risanare Twitter potrebbe non bastare per placare l’attivismo di Musk. Secondo The Information il miliardario si starebbe attrezzando anche per sfidare ChatGPT.
Nelle ultime settimane avrebbe infatti avvicinato sviluppatori del settore dell’intelligenza artificiale per mettere a punto un nuovo centro di ricerca e lavorare ad alternative al software lanciato da OpenAi. Tra di loro, secondo i media americani, ci sarebbe Igor Babuschkin, ex ricercatore della DeepMind AI unit di Alphabet.

Non sarebbe la prima volta che le strade di Musk e Open Ai si incrociano. L’imprenditore è stato tra i cofondatori della società con Sam Altman nel 2015, lanciata come startup senza scopo di lucro nel 2015. Tre anni dopo, nel 2018, aveva lasciato il suo consiglio nel 2018, ma aveva dato la sua opinione sul chatbot, definendolo “spaventosamente buono”.