Per ora dai tagli, che dovrebbero coinvolgere meno di 300 dipendenti, sono esclusi giornalisti e reporter
Axel Springer si riorganizza, spostando sempre più il suo focus sul mercato americano e sul digitale con l’intenzione, in una prospettiva di medio termine, di chiudere le sue edizioni cartacee.
Il colosso mediatico, tra i più grandi editori europei, proprietario tra gli altri, del portale Politico, ha annunciato un taglio di posti per le attività tedesche di Bild e Welt.
Giornalisti non coinvolti. Per ora
II gruppo conta 18 mila impiegati su scala globale, fra cui 3400 giornalisti. A oggi non ci sono numeri precisi sui tagli, anche se, secondo alcuni media potrebbero essere coinvolti meno di 300 dipendenti.
Stando a una lettera dei vertici, anticipata dalla Dpa, “una riduzione consistente di posti di lavoro riguarderà i settori della produzione, del layout, della correzione e dell’amministrazione”.
Almeno per il momento la riduzione di personale dovrebbe risparmiare giornalisti, editor o redattori specializzati. “Vogliamo mantenere gli standard di qualità giornalistica”, ha precisato il ceo Mathias Doepfner.
Secondo Doepfner il gruppo vuole “evitare licenziamenti”. “Noi aumenteremo i posti di lavoro e li ridurremo allo stesso tempo. Per questo ci sarà un programma di volontari”, ha spiegato.
Obiettivi economici
Axel Springer l’anno scorso ha superato i suoi obiettivi economici. Nel 2021 e nel 2022 ha registrato una crescita del fatturato a due cifre. Ma, “per restare forti economicamente”, ha precisato il ceo, “nei prossimi tre anni dobbiamo migliorare i nostri risultati di circa 100 milioni”.