Elon Musk (Foto LaPresse)

Musk deride un dipendente disabile, poi chiede scusa

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Autorità Usa preoccupate per i tagli al personale. Dall’Ue arriva la richiesta di assumere più personale per moderare i contenuti

Elon Musk chiede scusa al dipendente di Twitter disabile sul quale aveva ironizzato in una serie di cinguettii. “Vorrei scusarmi” con Haraldur Thorleifsson “per non aver capito la situazione. Mi ero basato su cose che mi erano state dette e che non sono vere”, ha scritto il proprietario di Twitter alcune ore dopo aver deriso l’uomo sul social.

La vicenda spiegata da Skytg24

Thorleifsson, affetto da distrofia muscolare e costretto sulla sedia a rotelle, aveva denunciato sul social di essere in attesa di sapere da nove giorni se fosse stato licenziato o no, cioè se fosse stato inserito in un elenco di duecento persone mandate via da Twitter. Il responsabile delle risorse umane a cui si era rivolto non aveva risposto. Per questo motivo il manager islandese, attraverso il suo account ‘Halli’, seguito da più di 130 mila persone, aveva chiesto informazioni direttamente a Musk. Un tweet al quale ha risposto il miliardario, ieri notte, prima chiedendogli di cosa si occupasse, poi mettendo in ridicolo il lavoro dell’islandese. “Questo ragazzo, che è benestante, non lavora e rivendica come scusa di avere una disabilità che gli impedisce di digitare con i tasti ma non di twittare”, aveva scritto Musk prima di scusarsi.

A quel punto Thorleifsson ha raccontato di avere da vent’anni la distrofia muscolare, una malattia degenerativa che lo ha costretto alla sedia a rotelle, e che quando scrive per due ore poi deve fermarsi perché gli vengono i crampi alle mani. A conferma di quello che aveva appena raccontato, l’islandese ha pubblicato anche una sua foto e raccontato altri effetti della sua malattia sulla vita di tutti i giorni. “Io posso scrivere per un’ora o due – ha aggiunto – ma questo non è stato un problema con Twitter, visto che il mio compito era in gran parte aiutare i team a portare avanti il lavoro,dando loro consigli strategici e tattici”. I post scritti sul social, ha spiegato, erano possibili perché usando il cellulare riusciva a scrivere con un solo dito. L’uomo, dopo aver fondato una società di creativi, poi venduta a Twitter nel 2021, ha ricevuto il riconoscimento delle Nazioni Unite e della presidenza dell’Islanda per aver guidato una no-profit che ha realizzato mille rampe d’accesso a Reykjavik, per favorire la mobilità di persone costrette sulla sedia a rotelle.

Non è la prima volta che il miliardario prende in giro ex dipendenti che si sfogano su Twitter. Uno di questi era stato definito da lui come un “tragico caso di adulto affetto da Tourette”, riferimento alla sindrome che porta chi ne è affetto a movimenti ripetuti e incontrollabili.

Autorità Usa preoccupate per i tagli al personale

Faro delle autorità americane su Twitter, che hanno chiesto al social di consegnare le comunicazioni interne “relative a Elon Musk” e quelle con le informazioni sui licenziamenti.
Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale le richieste sono dettate dai timori della Fedela Trade Commission sull’impatto del taglio del personale sulla capacità della piattaforma di tutelare i suoi utenti.

Le richieste sono dettagliate in 12 lettere inviate al social da quando Musk ne ha assunto la guida. “Siamo preoccupati dall’impatto delle riduzioni del personale sulla capacità di Twitter di tutelare le informazioni dei consumatori”, si legge nella missiva datata 10 novembre, dopo la prima ondata di licenziamenti.

Più dipendenti per moderare i contenuti

Sugli effetti dei tagli al personale del social si starebbe muovendo anche l’Unione Europea. Dalle autorità continentali, scrive il FT, sarebbe arrivata a Musk la richieta di assumere più personale per moderare i contenuti.
In particolare, continua il giornale, Bruxelles avrebbe messo in evidenza la necessità di assumere più esseri umani come moderatori e fact-checker per moderare i contenuti sulla piattaforma.
Al momento Twitter usa l’intelligenza artificiale e personale per controllare i contenuti.