Assemblea di Lega con in agenda il tema dei finanziamenti, quello dei diritti tv, ma anche l’algoritmo per la suddivisione dei proventi tra le squadre. Scelta araba per format e finale di Super Coppa: 23 milioni di euro annui di introiti
Lorenzo Casini contro Luigi De Siervo. Alcuni club che remano contro altri. Fino all’ultimo, prima della assemblea della Lega Calcio prevista per oggi (13 marzo), sono circolate le voci riguardanti i dissidi interni, formali e sostanziali nella principale realtà del mondo del calcio nazionale. E non più riguardanti solo le tensioni tra il presidente Casini e l’ad De Siervo, teoricamente ‘pacificate’ nella riunione di consiglio di venerdì scorso, ma anche tra altre componenti associative e interessi rappresentati.

La riunione di Lega di oggi a Milano, comunque, qualcosa ha prodotto. In primis, la notizia che già da quest’anno la finale della Supercoppa si terrà in Arabia e con un nuovo format a quattro, come richiesto dal committente, sulla falsariga di quanto succede con la coppa spagnola.
La Lega ha firmato per sei anni: almeno 4 edizioni dovranno essere giocate in Arabia (di sicuro nel 2024, nel 2025, e nel 2028 e 2029), mentre sono da decidere la sede per il 2026 e il 2027. Nell’arco delle prime edizioni si valuterà l’impatto sui calendari. La Lega incasserà 23 milioni di euro a stagione se si dovesse stabilizzare il format a quattro, 12 milioni di euro ad edizione se si tornasse alla finale secca.
Più partite e più soldi per un mondo del calcio in difficoltà economiche sempre più palesi. E sempre più disunito.
Fondi e algoritmi
Il presidente della Lega, Lorenzo Casini ha illustrato ai club le proposte in materia di finanziamenti, con varie ipotesi che contemplano, a scalare, un diverso grado di coinvolgimento dei Fondi e la eventuale nascita di una media company (con concorso dei finanziatori nella proprietà e nella gestione).
Le squadre si sono prese tempo per analizzarle e decidere. In totale le offerte sono sette, due pervenute negli ultimi giorni, e contemplano varie opzioni. Casini, inoltre, ha detto che sui meccanismi di suddivisione dei diritti tv è stato confermato l’algoritmo che ha già funzionato l’anno scorso.

Iervolino: “Assemblea all’insegna di frizioni e fratture. Diritti e gestione? Forse meglio affidarci a degli specialisti”
Della possibilità che la Lega Calcio potesse essere interessata all’acquisto di Sky, come hanno pure sostenuto fonti d’informazione di una certa affidabilità, non si è parlato quasi per niente. “Al momento non c’è nulla di concreto, è forse il desiderata di qualcuno” hanno glissato dalla Lega.
“E’ una bufala” ha chiosato, invece, parlando con i giornalisti fuori dalla sede della Lega, al momento di lasciare la riunione (stasera la sua squadra gioca a San Siro contro il Milan) il presidente della Salernitana. A Danilo Iervolino, uscito un po’ accigliato dopo l’incontro istituzionale con gli altri rappresentanti dei club della massima serie, sentire citare l’indiscrezione’ ha fatto tornare un po’ di buonumore e un po’ più di disponibilità a raccontare qualcosa di quanto avvenuto nella riunione.

A tenere banco è stata, secondo il proprietario della squadra campana, la “rissosità” dei vari presidenti, i “conflitti tra grandi e piccole”, con “frizioni e fratture” difficili da sanare.
Iervolino ha stigmatizzato le difficoltà dell’assemblea a produrre risultati concreti. “C’è da fare tanto per avere una linea più efficace in tema di diritti tv. Serve un metodo…” ha continuato l’imprenditore. “Anche sui fondi – ha commentato – la vediamo tutti in maniera diversa. Io sono favorevole ad aprire a degli specialisti, visto che da soli non siamo capaci, però – ha concluso – forse sarebbe meglio affidarci a qualcuno in grado di creare valore per noi e per loro”.