Grazie alle ultime forme di sostegno pubblico, a partire dal bonus edicola 2022, “l’emorragia di edicole si sta quasi arrestando nonostante un contesto di mercato molto negativo. Mi auguro che esecutivo e Parlamento confermino e rafforzino anche per il 2023 questi strumenti che sono fondamentali per tutta la filiera della stampa ma soprattutto per garantire l’accesso alla carta stampata di tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale”.
Lo ha detto il Presidente di Snag, il sindacato nazionale autonomo dei giornalai aderente a Confcommercio, Andrea Innocenti che ha presentato un’indagine sulla situazione e ruolo delle edicole da cui emerge che il 96,2% dei clienti le ritiene un presidio sociale e informativo. Le edicole sono “un presidio culturale essenziale per la diffusione dell’informazione e una componente importante del tessuto urbano.
Le edicole non sono, infatti, una semplice rete commerciale ma sono una rete culturale e un pezzo di tessuto urbano che va protetto e valorizzato” ha detto Innocenti che ha aggiunto: “La sfida per il futuro è raggiungere la sostenibilità economica dei punti vendita attraverso l’effetto sinergico di forme di sostegno pubblico, sviluppo tecnologico e diversificazione dei prodotti e servizi in edicola” come già le consegne a domicilio, la domiciliazione in edicola di abbonamenti o ritiro di prodotti e commerce o in prospettiva il servizio di “certificati in edicola” previsto da un protocollo Anci-Fieg. Bisogna poi “sostenere la nascita di nuove imprese e agevolare il turn over generazionale”.
Riffeser (Fieg): modernizzare la rete
“Il governo si è impegnato a sostenere la filiera ma questo impegno va accompagnato da uno sforzo per modernizzare e digitalizzare la rete” . Lo ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti in occasione della presentazione dell’indagine Snag Confcommercio sulle edicole italiane. Riffeser ha infatti posto come centrale la questione dell’attrattività dei prodotti e dei servizi nell’epoca postpandemica. “Non è vero che il lettore non è più interessato ai giornali, ai prodotti editoriali: ma il mondo è cambiato, ora la gente vuole le comodità, piuttosto che andare al cinema, ad esempio, vede i film in casa. Non possiamo pretendere che un lettore faccia chilometri per andare a comprare il giornale, oltre a non essere comodo rischia di spendere di più per il carburante che per il costo del giornale ” ha detto Riffeser invitando la categoria a fare sforzi sul terreno della capillarità ed attrattività delle edicole :”la strategia per tutti nei confronti degli utenti deve seguire il motto: ‘ti veniamo a cercare’ ‘”.